20/12/08

CERCANSI RICOSTRUTTORI


Ho sempre detestato le persone che si approcciano ad un argomento con la frase: “L'avevo detto io...” che (quasi mai vera) serve per legittimare a priori le proprie argomentazioni.
Questa volta però, non riesco a trovare altra chiave per commentare le ultime vicende, con la consapevolezza che l'aver previsto un fatto o un risultato non significa necessariamente essere nel giusto.
Gianni Chiodi ha vinto con un risultato personale superiore alle liste di appoggio, il che, spero, gli darà forza e autonomia per realizzare la “rivoluzione meritocratica” promessa.
Nazario Pagano ha riportato un grande successo personale che spero lo conduca ad occupare un rilevante ruolo di governo.
Il grosso astensionismo può significare tante cose, ma sicuramente deve mettere il sale sulla coda a chi occupa posti di potere.
Pianella, o meglio, chi rappresenta o vuole rappresentare la politica a Pianella (me compreso), ha offerto un pessimo spettacolo di sè, frammentando in inutili microriferimenti le identità locali che saranno inevitabilmente snobbate a scapito dei Comuni (quasi tutti) che hanno saputo trovare unità di intenti e coerenza elettorale tali da rendere preferenziale il rapporto di identificazione politica con gli eletti.
Nel Consiglio comunale dell'8 luglio scorso, nel discutere sugli avvisi di conclusione delle indagini giunti a D'Ambrosio per la vicenda acqua avvelenata e fangodotto, dissi (è registrato) che non avevo dubbi sul fatto che D'Ambrosio si sentisse “sereno”, in quanto da decenni militava in un partito che esaltava il “modello Montesilvano di Cantagallo” e che egli rappresentava il prototipo del “politico” di professione che, dovendo perpetuare la propria presenza nel sistema, necessariamente anteponeva il proprio interesse a quello dei cittadini.
Dopo una settimana arrivava il ciclone alla Regione e, qualche giorno fa, il simbolo per eccellenza del “partito del (aff) fare” è stato addirittura arrestato per una serie innumerevole di reati contro la Pubblica Amministrazione.
Sia chiaro, non auguro nemmeno al mio peggior avversario di conoscere l'umiliazione degli arresti e la presunzione di innocenza vale anche e soprattutto per Luciano D'Alfonso, ma il dato politico, in merito alla conferma dell'esistenza di un modello amministrativo locale disposto a sacrificare anche la legalità pur di perpetuare un sistema clientelare di generazione drogata del consenso, mi sembra del tutto evidente, atteso che, in attesa di avere certezza sulle responsabilità, i fatti sono confermati dallo stesso D'Alfonso.
Tutto questo, appunto, l'avevo detto qui e altrove, ma vediamo gli sviluppi...
L'ultimo consiglio comunale di Pianella infatti, come un termometro, ha rivelato subito i sintomi di un sistema che è destinato a sgretolarsi.
Alle 10 le agenzie anticipavano che Veltroni aveva deciso di stoppare gli indagati nelle liste del Pd e, dopo un'ora, si assisteva ad uno spettacolo disarmante: punti dell'o.d.g. prima imposti e poi ritirati; pratiche e allegati che non si trovano; Presidente del Consiglio accusato da un assessore di coltivare in aula dei “personalismi”; Sindaco (cosa davvero insolita per la verità) che discute senza accorgersene di un punto già approvato da venti minuti e, insieme al fido Di Giamberardino, si scaglia con urla isteriche contro l'ex amico Filippone.
Sembrava di assistere in diretta alla caduta di un impero, quando le mura cedono e tutti confusamente tentano di mettersi in salvo.
E' chiaro che è solo questione di tempo, ma un D'Ambrosio già in crisi, al quale si chiudono le porte di candidature sovracomunali, ma probabilmente anche comunali, nel PD, non rappresenta più quel punto di riferimento politico che teneva insieme interessi e provenienze politiche lontane, per cui i più intelligenti capiranno (hanno già capito?) che se si vuole avere un futuro politico occorre smarcarsi per tempo dalla inevitabile capitolazione e iniziare a guardare al futuro.
Da qui in avanti, quindi, ritengo che sia assolutamente necessario delineare chiaramente un percorso che porti alle prossime elezioni comunali con alleanze che abbiano un solido volano politico attorno al quale costruire una lista fatta di persone nuove, serie, motivate e fortemente attaccate al loro territorio.
Ritengo quindi necessario nei prossimi giorni fare chiarezza nel gruppo di opposizione, in quanto non sono più tollerabili comportamenti politicamente equivoci e ammiccanti (si vedano le votazioni all'ultimo consiglio), né personalismi tesi ad affermare una forza elettorale che, senza una progettualità politica seria, serve solo agli appassionati di aritmetica, ma non porta alcun beneficio alla politica.
Le elezioni provinciali saranno subito un test molto importante per capire se con una politica finalmente unitaria saremo capaci far scattare il conto alla rovescia alla giunta D'Ambrosio e questa volta, si rassegnino eventuali avventurieri, non ci saranno caselle vuote nel PDL pianellese.

18/12/08

Consiglio Comunale il 19.12.2008


Vi trascrivo di seguito la lettera inviata al presidente del Consiglio in merito al punto n. 1 dell'o.d.g.:
Pianella, 12 dicembre 2008


Egregio Sig.
Presidente del Consiglio del
Comune di Pianella
Residenza Municipale

e. p.c. Egregio Sig.
Direttore Generale
Del Comune di Pianella
Residenza Municipale


Egregio Presidente,
il sottoscritto Consigliere comunale, in qualità di capogruppo del gruppo “RINASCE PIANELLA”, chiede che la S.V. Ill.ma voglia intervenire a tutela delle prerogative del Consiglio Comunale, tutelandone funzioni e dignità.
In particolare, al punto n. 1 dell’o.d.g. del Consiglio Comunale del 19.12.2008 è stato inserito il “conferimento titolo di benemerenza civica “la pianella d’oro” ” del quale chiediamo lo stralcio per le seguenti motivazioni.
A prescindere dal nominativo del premiato, che deve ancora essere individuato in quanto nonostante la convocazione risulta ignoto ai Consiglieri, si è verificato che, in violazione del TUEL e dello Statuto Comunale, si è provveduto, con deliberazione di Giunta, n. 190 del 10.12.2008, a “regolamentare” (al di là del titolo dato alla delibera) l’istituzione ed il funzionamento del “PREMIO”, competenza che attiene in via esclusiva, salvo le materie di cui all’art. 48 che non sono qui in discussione, alla facoltà deliberativa del Consiglio Comunale.
Prova ne è l’espresso richiamo nella delibera di Giunta citata, all’art. 3, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000, laddove si parla della funzione del Comune di “rappresentare la propria comunità”, compito che nello Statuto, e non poteva essere diversamente, viene attribuito all’art. 6, comma 1, al Consiglio Comunale, ma risulta perfino superfluo ricordare il recentissimo precedente della cittadinanza onoraria conferita con deliberazione del Consiglio Comunale e relativa seduta straordinaria al Poeta Benito Sablone.
Diversamente, si tratta di un mero atto politico-amministrativo dell’esecutivo comunale, che ne assume in proprio responsabilità e gestione, non potendo certo coinvolgere, in qualità di “spettatore” il Consiglio Comunale, con ciò ledendone dignità e prerogative.
Pertanto, nel ribadire che la richiesta di questo gruppo prescinde totalmente dal nominativo che si intende premiare, che ad oggi ci è ufficialmente ignoto, La invitiamo a ritirare dall’O.d.G. il punto n.1, predisponendo una bozza di regolamento da approvarsi da parte del Consiglio Comunale, con ciò assicurando che i soggetti premiati siano effettivamente considerati “benemeriti” dai rappresentanti dell’intera collettività e non solo dal ristretto gruppo di assessori e sindaco, ripristinando altresì il corretto riparto delle competenze tra organi.
Nel caso in cui la nostra istanza non dovesse trovare accoglimento, preannunciamo adeguate forme di protesta tese a tutelare la dignità e le prerogative del massimo organo comunale.

Il Capogruppo di Rinasce Pianella
Sandro Marinelli
P.S. Vi consiglio di leggere l'articolo di Primadanoi cliccando di fianco: nel caso in cui la social card non fosse sufficiente, ci pensa il Sindaco...

12/12/08

Un voto per il territorio


Ieri sera ho ascoltato anche le proposte del candidato del PDL Alfredo Castiglione, che non ancora avevo avuto l’opportunità di incontrare e, come doveroso da parte mia, traggo le conclusioni sulla scelta in ordine alla preferenza da accordare al candidato Consigliere.
Quello che ho cercato nei candidati, data per scontata in tutti quelli che ho preso in considerazione la presenza di qualità morali e personali all’altezza del ruolo da ricoprire, ed al di là dei rapporti personali e di collaborazione che mi legano a divesrsi di loro, è stata una qualche concreta proposta per il nostro territorio che fosse in qualche modo indicativa di una seria progettualità ed attenzione verso lo sviluppo futuro dell’area vestina che, al di là del programma elettorale, ovviamente da tutti condiviso, segnasse un impegno aggiuntivo per la comunità pianellese.
Ebbene, l’unica proposta che ho registrato in questo senso è stata quella di Nazario Pagano, il quale ha mostrato capacità di analisi del contesto socio-economico locale e visione progettuale immediata che non ho ritrovato negli altri candidati.
Mi riferisco in particolare al problema del quale Pagano ha parlato anche la sera dell’incontro a Pianella, relativo alla situazione di grave isolamento nella quale, in primo luogo Pianella, ma anche altri comuni quali Mocufo, Rosciano, Nocciano, Catignano, Civitaquana e in parte anche Cepagatti, verranno a trovarsi allorquando sarà completata la “Mare-Monti”.
Infatti questi territori, e primo fra tutti Pianella, in questa situazione si ritroveranno nel bel mezzo del guado di un fiume, atteso che un territorio tagliato a sud-ovest dall’autostrada A24 e dall’asse attrezzato e a nord - est dalla “Mare-Monti", una strada a scorrimento veloce in grado di collegare i Comuni dell’area montana direttamente alla costa ed all’altra arteria autostradale A14, sarà economicamente condannato morte.
Ora, appare evidente che chi finora doveva rappresentare gli interessi di questi territori, o non aveva le capacità per capire quello che stava accadendo, o ha preferito barattare il futuro della sua comunità in cambio di altro e tra le due ipotesi non so cosa sia peggio .
In tale contesto ho apprezzato la capacità di Nazario Pagano di rendersi conto che le nostre aree, se non si interviene su questa situazione di isolamento infrastrutturale, non hanno alcuna speranza di sviluppo e di ripresa, anzi, non solo le imprese non verranno mai ad investire su un territorio “irraggiungibile”, ma quelle che ci sono saranno presto tardi indotte a spostarsi in aree di più facile collegamento viario, in una nazione dove l’80% delle merci (haimè) viaggia su gomma.
Allora, il fatto che Nazario Pagano, unitamente alla coalizione tutta, abbia individuato innanzitutto nella forte ripresa negli investimenti infrastrutturali (starei per dire come Obama, ma mi sembra esagerato) una delle ricette fondamentali per uscire dalla crisi e far ripartire un indotto economico che attorno alle opere inevitabilmente cresce e si sviluppa e, per quanto ci riguarda da vicino, nella realizzazione di una bretella di collegamento tra la “Mare –Monti” e lo svincolo della A24 di Villanova, le priorità del suo impegno nel prossimo Consiglio (a quanto pare anche nella prossima Giunta) regionale, mi sembra che segni nettamente ed inevitabilmente a suo favore l’orientamento di un voto che sia in primo luogo interessato al futuro del territorio pianellese, come lo è il mio.
Aggiungo che quella stessa sera, avendo avuto il piacere di avere come ospite il Senatore Filippo Piccone, che è anche il coordinatore regionale del PDL, abbiamo avuto anche la garanzia che egli sosterrà tale iniziativa anche perché, ha ricordato, c’è la ferma volontà di cambiare la strategia degli investimenti regionali trasformandola da un modus operandi c.d. “a pioggia” per microinterventi di dubbia utilità, ad una concentrazione sulle importanti opere infrastrutturali come quella promossa da Nazario Pagano.
A tutti quelli che hanno a cuore il proprio territorio, chiedo di non disperdere il voto e dare sostegno a chi ha idee concrete e le capacità e la forza per realizzarle.

07/12/08

C'E' BISOGNO DI ...CHIODI


Ho conosciuto Gianni Chiodi la sera del primo di novembre al ristorante Collevecchio, dopo avere tifato per tutta l'estate affinchè la spuntasse lui tra i papabili candidati del PDL.
L'impressione che ne ho tratto è quella di una persona davvero perbene, ma allo stesso tempo ho avvertito in lui una sorta di debito di riconoscenza verso chi aveva reso possibile la sua candidatura che in qualche modo lo portava ad essere troppo accondiscente e disponibile.
Credo che questo abbia condizionato la gestione di una campagna elettorale vissuta più a fare da "promoter" ai candidati pesanti della coalizione che a studiare una strategia comunicativa adeguata ed efficace.
Questo è stato un grave errore poichè dalla questione delle firme, allo spot sui posti di lavoro, dal ruolo di spalla allo show monologo del premier, al disastroso confronto Tv con quel volpone della politica che è Costantini, la campagna elettorale di queste regionali credo sia da annoverare tra le peggiori esperienze che un candidato possa ricordare nel proprio percorso politico.
Cosa diversa, credo, è la questione dell'incarico della ASL di Pescara, in quanto attiene alla professione di Gianni Chiodi e non vorrei che si perdesse di vista che avere un candidato che vive del proprio lavoro costituisce una garanzia imprescindibile per i cittadini.
Giusto scandagliare nei minimi dettagli la vita di un candidato, ma mi sembra che la taratura professionale di Gianni Chiodi (tra i primi 10 contribueni di Teramo) sia decisamente lontana da quel sottobosco di praticoni che essendo respinti dal mercato hanno bisogno della corsia preferenziale del settore pubblico per costruirsi una dignità professionale.
Se poi dovesse emergere una qualche illegalità nel conferimento di quell'incarico, non avrei difficoltà a rivedere la mia valutazione, ma per ora, al di là della disastrosa campagna elettorale, sono convinto che solo un soggetto estraneo al pantano dei partiti, dalle provate capacità amministrative e professionali, entusiata al punto di lasciare la poltrona di Sindaco rischiando, nel caso in cui Berlusconi non lo avesse scelto, di chiudere in un attimo la sua pur breve carriera politica, abbia la forza, l'autonomia e le capacità per tirare il nostro Abruzzo fuori dalle secche.
Spero davvero che il risultato di Gianni Chiodi sia tale da rendere evidente che l'elettore in questa fase investe lui della gravosa responsabilità di risanare l'immagine ed i conti della nostra regione, più che le stantie segreterie dei partiti che hanno perso l'ennesima occasione per darsi una bella mano di vernice fresca: tutti!
Quindi, posto che l'alternanza, dopo una vicenda gravissima come quella abruzzese, è una emergenza che dovrebbe interessare i cittadini a prescindere dalle ideologie, Gianni Chiodi oggi merita la nostra fiducia per cercare di ripetere in Regione quanto di buono fatto a Teramo.
Sia chiaro, sono un sostenitore non un tifoso e, pertanto, se una campagna elettorale disastrosa non può cambiare il mio giudizio, eventuali future scelte amministrative non opportune mi troveranno tra i primi e più feroci critici.