01/10/10

DIECI DOMANDE SEMPLICI SEMPLICI



INTERROGAZIONE AL SINDACO

I sottoscritti consiglieri, Sandro Marinelli, Romeo Aramini e Antonio Berardinucci, pongono al Sindaco la seguente interrogazione, invitandolo a fornire la risposta a termini di regolamento:

A metà della legislatura, ogni amministratore che si rispetti e che abbia minimamente a cuore le sorti della propria comunità, traccia un quadro della situazione politico-amministrativa ed agisce di conseguenza.
Visto che il Sindaco non lo fa, cerchiamo di aiutarlo, ponendogli dei dati su cui riflettere nel dare risposta:
1)- Il bilancio consuntivo 2009, come i precedenti, sopravvive grazie ad una generosa opera di riaccertamento dei residui (ante 2005) che, se stralciati come prevedono i principi di sana contabilità, farebbero emergere il consistente “buco” che si cerca di scaricare sulle future amministrazioni (è un caso a tale proposito la scelta di un commissario plurindagato per l’eventuale supplenza all’inerzia della giunta?).
2)- Quest’anno, dopo la notifica di una sentenza di condanna a pagare oltre 180.000,00 euro per una sconsiderata occupazione di terreni non indennizzata, compare magicamente un avanzo di gestione che, unitamente ai fondi di riserva, è miracolosamente idoneo a coprire al centesimo la sommatoria dei debiti fuori bilancio: quando si dice la fortuna!!!
3)- Un amministratore serio, dopo avere iscritto nel bilancio di previsione investimenti per 7,5 milioni di euro ed averne impegnati solo 757.000 (il 10%!!!) andrebbe a nascondersi, lei cosa farà?
4)- Quando si formulano interpellanze evidenziando un problema che investe la cittadinanza (es. la presenza di eternit abbandonato) e rispondete di averlo risolto, mentre dopo oltre tre mesi tutto è come prima, pensate di essere spiritosi?
5)- quando in consiglio comunale si respingono le mozioni dell’opposizione sullo stralcio delle sanzioni per la infedele denuncia della TARSU dicendo che in caso di condanna della Commissione Tributaria il Comune non si appellerà e poi, dopo che la sentenza conferma tutto quanto detto nella mozione (generando una enorme quanto prevista proliferazione di ricorsi), ci si rimangia tutto e si propone appello, pensa di essere a “scherzi a parte”?
6)- Nel rispondere ad una interpellanza del 04.05.2009 nella quale le si chiedeva di aprire un indagine interna su eventuali comportamenti di dipendenti infedeli che asportavano certificati di residenza poi rinvenuti all’ACA, disse di non saperne nulla, mentre oggi i giornali ci dicono che un suo assessore ed un vigile urbano stabilizzato sono rinviati a giudizio per tali fatti: lei continua a non saperne nulla e a non difendere l’Ente?
7)- Sempre nella cronoca locale si legge di dirigenti di questo Ente che colloquiando con l’assessore Di Giamberardino affermano che la società Arcobaleno “è diventato un serbatoio di assunzioni clientelari come Montesilvano”: magari sarebbe opportuno, con l’ausilio dell’allora suo fedelissimo assessore Filippone, ricostruire in dettaglio tutto l’iter di queste assunzioni e capire quali erano i rigorosi criteri meritocratici seguiti proprio dalla stessa società che selezionava i concorrenti per Montesilvano.
8)- Ha sfidato l’opposizione, i cittadini e le associazioni ambientaliste pur di fare una discarica in c.da Nora e, dopo la VAS negativa, ha cercato di forzare le norme chiedendo alla Regione di disapplicarla ed ha perso anche lì, che ne dice?
9)- Attualmente è rinviato a giudizio per fangopoli, in attesa del rinvio per l’inquinamento di Bussi, indagato per lo storno delle bollette ACA, indagato per peculato e falso all’ATO e si dice tranquillo, i suoi concittadini lo sono un po’ meno, non pensa?
10)- La sua maggioranza è composta, oltre che da lei, da un assessore rinviato a giudizio per reati contro lo stesso Comune dove amministra, da un assessore che si è dimesso per l’imbarazzo di avere un sindaco rinviato a giudizio, da un vice sindaco che alle provinciali sostiene sul palco il suo principale avversario che la dipinge come il peggior amministratore del globo terrestre, da una serie di portatori di interessi economici personali che, sistemati gli affari propri, assumono persino un ruolo critico nei suoi confronti, da assessori che, stando a quanto emerge dalle intercettazioni, fanno a gara per far togliere le multe a parenti ed amici e, da ultimo il segretario regionale del suo partito, nel commentare la notizia delle indagini all’ATO, l’ha platealmente scaricata, definendola frutto della vecchia politica e il sintomo della necessità di voltare pagina: se n’è accorto?

Quindi, senza retorica, le chiediamo se le rimane ancora un minimo senso della realtà e di rispetto per l’istituzione che dovrebbe rappresentare per trarre le inevitabili conseguenze politiche da questa situazione di estremo degrado, altrimenti, dalla prossima seduta del consiglio comunale, per metterci alla pari, saremmo costretti a venire in aula con il cappellino, la trombetta ed i coriandoli e, davvero, preferiremmo farne a meno.