
Sabato mattina ci sarà il prossimo Consiglio con la solita infornata di variazioni al bilancio, ma oramai ci abbiamo fatto il callo.
Vi voglio segnalare l'iniziativa presa da me e dal dott. Berardinucci con la mozione citata al punto 7 dell'o.d.g. che vi trascrivo di seguito, restando a disposizione per ogni richiesta o suggerimento che vorrete darmi.
Pianella, 20.11. 2008
Egregio Sig.
Presidente del Consiglio del
Comune di Pianella
Residenza Municipale
Egregio Presidente,
I sottoscritti Consiglieri comunali Sandro Marinelli ed Antonio Berardinucci, chiedono che la S.V. voglia inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la proposta di deliberazione in ordine alla seguente
MOZIONE:
Premesso che
- in data 10.10.2008, con sentenza n. 335, la Corte Costituzionale ha emesso il seguente dispositivo: “1) dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall'art. 28 della legge 31 luglio 2002, n. 179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»;
2) dichiara, ai sensi dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l'illegittimità costituzionale dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi».;
- i cittadini utenti del Comune di Pianella hanno pagato dal 01.07.2003, una maggiorazione tariffaria di € 0,42 al mc fino al 01.01.2005; di € 0,4305 al mc. fino al 01.01.2006 ed € 0,4498 al mc. fino ad oggi;
- che, nel caso dei cittadini di Pianella, tale incremento tariffario risulta illegittimo in quanto non vi era e non vi è il relativo servizio di depurazione;
che, nonostante l’efficacia vincolante della sentenza della Corte Costituzionale, nelle fatture successive all’abrogazione l’A.C.A. S.p.a., continua a richiedere le somme non dovute;
- che, appare opportuno, al fine di evitare una mole straordinaria di contenziosi, di tutelare il diritto dei cittadini utenti al rimborso delle somme pagate per tariffe non dovute; di consentire all’ACA S.p.a., del quale il Comune di Pianella è azionista, di predisporre un piano finanziario adeguato e garantito, proporre una modalità di rimborso progressiva degli utenti che passi per una compensazione parziale da operare direttamente nelle future bollette;
Pertanto, alla luce delle premesse di cui sopra,
Il Consiglio Comunale di Pianella impegna il Sindaco o il suo delegato nell’Assemblea dell’A.C.A., a proporre immediatamente per iscritto al Presidente del C.d.A. la convocazione d’urgenza del C.d.A dell’A.C.A. S.p.a., nel quale dovrà essere deliberata, oltre alla immediata soppressione della addizionale non dovuta, la predisposizione di un piano finanziario, da sottoporre eventualmente all’approvazione dell’Assemblea dei soci, che preveda i rimborsi ai cittadini aventi diritto mediante compensazione parziale delle future bollette per le somme pagate in eccesso dai cittadini del Consorzio che non usufruiscono del servizio di depurazione, in adempimento della sentenza della Corte Costituzionale ed al fine di evitare costi superflui e contenziosi inutili.
In difetto di quanto sopra entro il termine di giorni 30 dalla presente deliberazione, il Sindaco dovrà attivarsi mediante coinvolgimento dei rappresentanti degli altri Comuni soci, per ottenere la convocazione di una Assemblea Straordinaria dei soci per deliberare su quanto sopra specificato.