
Come sempre sono a disposizione per delucidazioni, chiarimenti o suggerimenti.
LA LETTERA CHE HO TRASCRITTO DI SEGUITO HA SORTITO I SUOI EFFETTI E LA MAGGIORANZA HA DISPOSTO LO SLITTAMENTO DELLA DATA DEL CONSIGLIO, COME GIA' AVVENUTO IN OCCASIONE DEL CONSUNTIVO 2007.
P.S.: riporto di seguito il testo della lettera inviata per richiedere (ancora) il rispetto dei termini di legge a beneficio dei consiglieri.
Comune di Pianella
Gruppo Consiliare “RINASCE PIANELLA”
Pianella, 27 aprile 2009
Egregio Sig.
Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Pianella
Residenza Municipale
Egregio Sig.
Segretario Comunale
Comune di Pianella
Residenza Municipale
E p.c. Ecc.mo Sig.
Prefetto di Pescara
Piazza Italia
65100 PESCARA
Il sottoscritto, Sandro Marinelli, nella qualità di capogruppo della minoranza in consiglio comunale, con la presente intende richiedere alle S.V. di ritirare dall’ordine del giorno della seduta consiliare prevista per il 29 aprile 2009, il punto n. 9 “ Approvazione della relazione previsionale e programmatica del bilancio di previsione 2009 e del bilancio pluriennale 2009/2011”.
La richiesta è motivata dal mancato rispetto dei termini di deposito della documentazione relativa al bilancio da approvare in relazione al diritto di proporre emendamenti.
Infatti, l’art. 174 del D.Lgs. 267/2000 e succ. mod., prescrive un congruo termine per il deposito degli atti e dei documenti allegati prima della discussione consiliare e, in ogni caso, rinvia al regolamento di contabilità interno, per l’individuazione dei termini per il deposito di emendamenti.
Nello specifico, la comunicazione di messa a disposizione dei documenti è stata notificata ai consiglieri il 20.04.2009, nel tardo pomeriggio, mentre il consiglio è stato, fissato, con nota del 23.04.2009, il seguente 29.04.2009, a soli 9 giorni di distanza, violando in tal modo la norma di cui all’art. 19, comma 6, del regolamento di contabilità che prevede che “ I membri del consiglio possono far pervenire al Sindaco emendamenti agli schemi di bilancio entro il termini di 10 giorni dalla predetta comunicazione nel rispetto dei principi di bilancio di cui all’art. 4, comma 1,2,5, e 6 del d. 77/95”.
Inoltre, il successivo comma 7 recita: “ Gli emendamenti sono posti a votazione, nello stesso ordine cronologico con il quale sono stati presentati e dopo aver acquisito i pareri di regolarità tecnico-amministrativa e contabile, nonché dell’organo di revisione”.
Pertanto, appare evidente come, non solo i consiglieri siano stati privati del temine previsto dal regolamento per poter presentare gli emendamenti, ma, a tutto voler concedere, lo spazio di soli 9 giorni complessivi non consentirebbe in nessun caso di acquisire alcuno dei pareri previsti dal regolamento per i quali, l’art. 41, comma 4, prescrive un termine minimo di 3 giorni dalla data di ricezione della proposta, evidentemente finalizzato ad assicurare che il parere sia frutto di un vaglio effettivo e non meramente formale.
Il mancato accoglimento dell’istanza precluderebbe, quindi, il diritto dei consiglieri di minoranza di avere il tempo necessario per proporre gli emendamenti che, nel brevissimo termine concesso, dovrebbero anche obbligatoriamente passare al vaglio dei responsabili dei settori e del revisore contabile (esterno all’ente).
Distinti saluti.
Sandro Marinelli