24/06/08

Gettare fuori la palla

Albert Camus, lo scrittore, ha detto: "Tutto quello che so della vita lo devo al calcio". L'affermazione è forse esagerata, ma valori come lealtà e rispetto per il proprio avversario io li ho metabolizzati grazie al calcio, quello di una volta, ad un livello talmente profondo che fanno ormai parte del mio DNA, tanto da farmi scegliere una professione che questi valori li codifica e ne fa principi cardine.
Questo spiega il silenzio di questo blog nel periodo della malattia di Giorgio D'Ambrosio e l'intervento di Ivano Pietrolungo, che trascrivo di seguito, mi offre l'opportunità di unirmi agli auguri di pronta guarigione da lui formulati al Sindaco.
Ivano Pietrolungo (sì proprio quello di Cerratina) è stato un valido supporto ed una continua fonte di spunti critici in campagna elettorale e con l'auspicio che continui in questa sua attività l'ho invitato ad "esordire" sul blog sulle tematiche che di solito dibattiamo " pett' a pett' " via mail.
"Puoi scegliere di non occuparti di politica, ma prima o poi, che tu lo voglia o no, sarà la politica ad occuparsi di te" (dalla home page di Politica Mente). meglio prevenire prima che si realizzi la minaccia… se poi penso ai “politici” che si occuperebbero di me… Ok! M’hai convinto, caro Sandro, ecco il mio primo intervento su questo blog.
Senza giri di parole, scrivendo con la franchezza sempre auspicata e raramente letta, sono uno dei fautori di questo spazio, avendone apprezzato prima l’idea, deprecato poi la sua gestione, con annessa morte improvvisa, dell’analoga iniziativa del vice Sindaco Vincenzo Pace. T’ho, caro Sandro, già privatamente applaudito i primi passi, gli interventi cioè e la loro tempestività. Intempestivo sono io, viceversa, ma son tempi per me di tour de force.
By the way, cerco di recuperare, anche se “sfortunata” è la scelta dei tempi. Eh si, perché avrei voluto, accogliendo il tuo invito in conclusione del tuo primo intervento, dire a proposito della vicenda nota come “scandalo acqua inquinata”, con annessa appendice “scandalo depuratore”. Invece dirò poco qui e per la semplice ragione che, la malattia del nostro referente principale sulla materia, il nostro Giorgio, rallenta e rimanda tutta la discussione. Se ne riparlerà nel Consiglio Comunale ad hoc.
Parentesi. Ieri, saputo del ricovero di Giorgio, gli ho mandato un messaggio e, attraverso questo spazio pubblico, vorrei fosse condiviso. Gli ho augurato “pronta e completa guarigione, così da riaverti al più presto nell’arena politica dove fronteggiarsi”: l’asprezza e le durezze del confrontarsi, in politica come in altri ambiti della vita, devono trovare rispettoso limite di fronte alla sofferenza. Molti, e io tra questi, vogliamo e lavoriamo affinchè Pianella archivi il “D’Ambrosianesimo”. Nessuno spera di farlo (spero!), attraverso la malasorte. E allora, “rimettiti presto Giorgio, e torna in quella arena dove vogliamo (politicamente, sia ben inteso) matarti!”… Insomma, un po’ come per i condannati a morte (aboliamo la pena di morte!) dei paesi “civili”: pochi minuti prima della esecuzione della sentenza, il condannato viene visitato e, se trovato in non perfette condizioni fisiche, viene curato e l’esecuzione rimandata fino alla completa guarigione. Forza Gio’, guarisci presto!!! Chiusa parentesi.
Tornando al nostro particolare ciclo delle acque (di rubinetto e di fogna). Sandro mi consente, vero?, ma riporterò sotto un copia incolla contenente una parte della mail che mandai al mio rappresentante politico eletto, cioè Sandro stesso, dove, in previsione del Consiglio Comunale straordinario, gli facevo i miei auspici. Ritengo la cosa di un certo interesse, sia perché è una opinione sul da farsi in questo ambito a livello cittadino, sia perché mostra una dialettica esistente tra cittadini ed eletti che oggi, nel nostro comune, temo sussistere solo per l’opposizione di Rinasce Pianella… Felicissimo di esser smentito!
Ecco l’estratto dalla mail del 29 maggio.
“io farei una durissima disamina della situazione acqua inquinata, soprattutto per l'aspetto della somministrazione di quest'acqua a gran parte dei cittadini di Pianella e, se possibile, valutata positivamente la fattibilità, chiederei al Consiglio di votare la costituzione in Parte Civile all'eventuale (sicuro) processo. valuterei anche il discorso azione collettiva e chiederei, tramite risoluzione del Consiglio, alla competente autorità sanitaria, di effettuare studio epidemiologico per valutare la possibilità (speriamo insussistente) di danni alla salute dei cittadini e, a seconda delle risultanze, di considerare l'opportunità di sottoporre la popolazione a programmi di screening periodici per diagnosi precoci di eventuali, possibili, patologie connesse all'esposizione agli inquinanti rilevati.”
Bene, sono ancora convinto di ciò e, a corroborare questa mia tesi, la necessità cioè di anteporre a tutto la salute e la sicurezza dei cittadini, c’è l’iniziativa presso il Consiglio Regionale, firmatario il Consigliere UDEUR Liberato Aceto, di procedere a uno studio epidemiologico su tutti gli utenti dell’acquedotto ACA, onde valutarne gli effetti dell’esposizione prolungata agli inquinanti rinvenuti.
Altre considerazioni su ciò, strada facendo, nei prossimi giorni, con riferimento per esempio alle implicazioni politiche di questo fattaccio sul nostro Sindaco, nel suo doppio ruolo di rappresentante della parte lesa (i cittadini utenti ACA) nonché suprema Autorità sanitaria comunale (frechet!, pardon, volevo dire sic!) e nella veste di coimputato per, tra le altre imputazioni, somministrazione di acque non idonee al consumo umano. Verrà e ci sarà il tempo per tutte le valutazioni altre, da quelle politiche, a quelle giudiziarie: ora è il momento di pensare alla cosa più importante di tutte, ora è il momento di, ricordi lo spot? “penz a’salut!”.
Ti ringrazio Sandro per la continua offerta di stimoli.
Ivano Pietrolungo.

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