17/07/08

CHE FARE?




Il titolo di leninista impostazione potrebbe sembrare una provocazone, ma non lo è.
Siamo forse giunti al punto di non ritorno, al corto circuito politico-giudiziario, all'assurdo e al paradosso, di poteri primari che si rincorrono cercando di sopraffarsi, con l'unico (involontario?) evidente risultato di rendere ancora più deboli le istituzioni fondamentali della nostra democrazia.
Sono stato fin troppo facile analista nel consiglio comunale di martedì 8 luglio nell'evidenziare un "difetto genetico" nel PD, mera aggregazione di potere fine a se stessa, priva di sicura identità politica e, a quanto pare, anche morale, che tentava di veicolare un modello amministrativo (richiamavo il "modello Montesilvano") troppo spregiudicato e tutto proteso a conservare e consolidare posizioni di potere personale di lungo corso, a volte confliggenti con la tutela del pubblico interesse, che anche a Pianella sono emblematicamente rappresentate.
Questo, tuttavia, a mio avviso, non giustifica la reazione spropositata della magistratura pescarese che negli ultimi due anni si è distinta per un uso piuttosto spregiudicato della custodia cautelare, più di una volta allontanatasi da strumento di extrema ratio, quale la identifica il codice di rito, per divenire elemento di pressione sugli indagati o anticipazione di verdetti ancora tutti da dimostrare.
A scanso di equivoci: rigore assoluto e pena certa ed effettiva per chi, all'esito della celebrazione dei processi, dovesse essere riconosciuto colpevole degli odiosi reati oggi contestati al gotha del PD, ma nessuna soddisfazione per gli arresti che, soprattutto quando colpiscono personaggi pubblici e che ricoprono ruoli istituzionali, si rivelano già delle condanne senza appello, anche in caso di successiva ed eventuale assoluzione e quando le esigenze cautelari possono essere assicurate con misure (ad es. intedittive della pubblica funzione) meno devastanti.
Il timore, da una parte, è che la magistratura, come avvenuto più volte in passato, tenti di sostituirsi al potere politico, minando alla base quella invalicalibile linea di confine che, in uno Stato di diritto, vede il potere giudiziario come "nullo", che si limita, cioè, all'applicazione delle leggi che spetta all'altro potere, quello politico appunto, emanare.
Ho, pertanto, intravisto una pericolosa incrinatura di questi principi nelle dichiarazioni del Procuratore Trifuoggi, il quale ha espressamente detto che gli arresti di parte della Giunta si sono resi necessari anche per impedire che gli indagati adottassero altre delibere frutto del pernicioso meccanismo corruttivo delineato dalla Procura.
La motivazione, magari, sarà anche condivisibile, ma apre la strada ad un controllo preventivo sul potere politico che è assolutamente inammissibile in uno Stato di diritto: o si dice che è tutta la giunta, nella sua totalità, una associazione per delinquere, ed allora si applicano per tutti provvedimenti intedettivi della funzione pubblica, ovvero, se così non è, si attende che la volontà politica si manifesti liberamente e poi, eventualmente, se ne rendono nulli gli effetti perseguendo gli eventuali responsabili dei reati.
La politica, o quello che ne rimane, con l'auspicabile ausilio di una magistratura serenamente autocritica, ora però deve trovare la forza di ripensare questi modelli che, alla luce dei fatti, appaiono oggettivamente inidonei ad assicurare gli obiettivi che ci si aspetta da loro.
Se la separazione delle carriere tra magistratura giudicante ed inquirente potrà restituirci quella effettiva terziatà ed indipendenza che deve porre su un piano di parità concreta accusa e difesa, una rigorosa normativa in tema di temporaneità degli incarichi istituzionali, dovrà garantire alla politica quell'alternanza di personalità diverse nei ruoli decisionali (vero ossigeno della democrazia) che i partiti non solo non hanno assicurato, ma hanno impedito con leggi tese a limitare la possibilità di scelta degli elettori.
A tutti, ma soprattutto ai giovani, dico che oggi più che mai è necessario impegnarsi in politica, nei partiti, nelle associazioni, perchè il ricambio sia rapido e premi qualità morali e capacità professionali in grado di ridare dignità alla politica ed alle istituzioni.
Sarebbe una colpa troppo grave quella di pensare che che il male possa essere da se stesso la cura: rimbocchiamoci le maniche, chiediamo di azzerare questa inadeguata classe dirigente e cerchiamo di dare per quanto possibile un contributo di idee, impegno, entusiasmo e moralità a questo bellissimo Paese.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

"A tutti, ma soprattutto ai giovani, dico che oggi più che mai è necessario impegnarsi in politica, nei partiti, nelle associazioni, perchè il ricambio sia rapido e premi qualità morali e capacità professionali in grado di ridare dignità alla politica ed alle istituzioni".
Riprendo questo suo appello ai giovani in quanto oggi forse più che mai vi è la necessità di dare al nostro paese Italia una classe politica che tagli netto col passato una classe politica "vergine" che non si preoccupi dell'inesperienza e delle difficoltà che sicuramente ci saranno per governare ma che, e ne sono convinto, saprà capire i tempi difficili in cui ci troviamo e lavorare per la ripresa.
CONTRO LA CASTA - CONTRO IL SISTEMA
La classe politica italiana è malata, troppi poteri incentrati in persone che non meritano, ci vuole una profonda rivoluzione del sistema. Destano sconcerto molte delle reazioni agli arresti nella sanità in Abruzzo e ci si inquieta per Del Turco in galera.E perchè mai? Cosa si teme? Se la politica è onesta non deve urlare contro chi indaga, ma prendersela con chi ruba, credo.I delinquenti, qualunque sia il colore dell'Amministarzione derubata,devono stare in galera. Non mi piacciono le manette tintinnanti e non vglio pensare ad una nuova tangentopoli, ma ciò che è avvenuto è a dir poco inquietante.Sinceramente non voglio fare come Berlusconi che senza avre letto uno straccio di carta mette in dubbio l'operato di Trifuoggi, al contempo non voglio dar ragione a Di Pietro.I pruriti di queste ore fanno molto male ai cittadini, alle istituzioni, alla politica.
Naturalmente,auspico un rapido ricambio di amministratori anche a Pianella e per lo stesso discorso fatto sopra non mi limito al ricambio degli uomini che ci governano ormai da decenni, ma anche chi da decenni si propone in alternativa dovrebbero capire che devono farsi da parte visto che i nostri concittadini continuano a preferire la stessa ministra, evidentemente sono meno graditi dal D'Ambrosio.
La ringrazio Avv. Marinelli per aver portato nella politica pianellese una nuova veste, erano anni che si volava basso e specie gli ultimi sono stati molto tristi con una maggioranza schiava di D'Ambrosio ed una minoranza spesso assente anche fisicamente. La sua presenza nei consigli com.li garantisce noi cittadini dell'operato dell'amm.ne che sicuramente dovrà deliberare con attenzione e trasparenza.Spero che questa voglia di occuparsi del proprio paese non l'abbandoni ma da solo sarà molto dura per cui incominci a guardarsi intorno tra chi vuole lavorare per Pianella.Ci sono diverse associazioni ed in ognuna c'è chi tira la carretta, avvicini questi volontari sicuramente porteranno impegno voglia di cambiare: Pianella ha bisogno di una nuova classe dirigente e sicuramente non sono tutti nuovi quelli che hai al fianco, tra vecchi assessori ed aspiranti sindaci già bocciati. Grazie per l'ospitalità ed un saluto con stima da WOLF.

Anonimo ha detto...

Credo che quello che è accaduto alla nostra regione è un fatto molto grave che è sintomatico di un sistema politico malato, che esula dall'appartenenza politica dei soggetti coinvolti.Detto questo sono d'accordo con l'anonimo che mi ha preceduto riguardo la necessità di un ricambio generazionale che deve partire dai vent'enni di oggi per aspirare davvero ad un cambiamento che parta dal nostro paese passando per la regione arrivando alle massima cariche dello stato.
Con l'anonimo che mi ha preceduto non sono d'accordo rispetto alla passata opposizione. Bisogna sottolineare come la scorsa legislatura è stata segnata da un trasformismo che ha investito 3 membri dell'opposizione lasciando l'arduo compito a soli due consiglieri. Potrà testimoniare l' Avv. Marinelli come oggi nonostante la compattezza dell'attuale opposizione sia snervante il muro d'indifferenza della maggioranza rispetto temi che apporterebbero solo benessere alla collettività, figurarsi 2 consiglieri contro 15.
Nonostante i numeri vorrei far notare come la questione dell' affidamento dei rifiuti di cui si è discusso nello scorso consiglio è una questione sollevata dai consiglieri d'opposizione della passata legislatura(Berardinucci e Di Battista) e dall'associazione Rinnoviamo che hanno, mediante l'ausilio di codici, promosso il ricorso che oggi ha messo in crisi il sistema di potere organizzato nella provincia di Pescara da D'ambrosio ed altri. Se si riuscirà mediante le vie legali (come è accaduto per la comunità vestina che con una nuova gara d'appalto ha beneficiato di un risparmio del 20% circa, utilizzando il ricorso fatto per il nostro comune) a far rescindere il contratto con Ambiente s.p.a. al nostro comune inducendolo a fare una gara d'appalto i costi per lo smaltimento dei rifiuti scenderebbe sensibilmente. A quel punto il merito sarebbe di quei due consiglieri che non avrebbero fatto opposizione o che non avrebbero partecipato ai consigli. Beh, capite bene come questo sia falso poichè la presenza costante alle assemblee e lo studio delle delibere ha portato ad atti tanto tempestivi quanto efficaci. Con questo voglio sottolineare come la favola che nei 5anni passati non c'è stata opposizione è una storia raccontata in giro da alcuni per screditare chi ha fatto il suo dovere e per rafforzzare D'ambrosio. Mi sono dilungato tanto sulla questione perchè chi è davvero convinto della propria diverità da coloro che oggi ci amministrano deve esserlo prima che politicamente culturalmente e quindi le falsità che si sentono in giro da qualche tampo devono essere lasciate a chi non ha meglio da fare che raccontare storielle.

Sandro Marinelli ha detto...
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Sandro Marinelli ha detto...

Doveroso da parte mia intervenire sul punto: oppositori vecchi e nuovi. Senza timore di passare per un para... vorrei dare ragione ad entrambi gli anonimi commentatori. Mi spiego: sono esattamente le due percezioni che io stesso ho avuto dell'opposizione a Pianella dall'esterno e dall'interno.
Dal di fuori l'impressione era effettivamente quella di una opposizione poco incisiva e poco presente, mentre dall'interno, vivendo giorno per giorno le difficolta' di confrontarsi con una struttura amministrativa fortificata da decenni di clientele e affarismi,con una macchina comunicativa degna della miglior propaganda nazista, con l'ulteriore dettaglio di doversi anche guadagnare da vivere con il propio lavoro, ho dovuto riflettere non poco.
Se i pianellesi contnuano a scegliere D'Ambrosio non possiamo dare la colpa solo a quelli che gli si sono contrapposti, ma ad una serie di ragioni che in questa sede sarebbe troppo difficile affrontare. Io devo dire qui per la prima volta pubblicamente, che ho capito solo sedendo su quei banchi del Consiglio, quanto debito di gratitudine devo riconoscere come pianellese nei confronti di chi per 15 anni ha subito l'umiliazione (perche' di questo spesso si tratta) e la prepotenza di un gruppo di politicanti da baraccone. Solo grazie a persone come Berardinucci e Di Battista e' stato possibile mantenere accesa quella flebile fiammella che ha generato la positiva esperienza di Rinasce Pianella. Il ricambio generazionale e' una priorita' non solo per me, ma vi invito a riflettere sullo stato d'animo di chi ha visto sfilare davanti a se' decine di "giovani di belle speranze" (Pace, Pierdomenico, Toro, Faieta, ecc.) che acquisita un minimo di visibilita' sono subito passati a far rendere al meglio i consensi ricevuti (sempre dopo un lungo e trvagliato percorso ideale e politico, sia chiaro...)
Oggi la esperienza e la credibilita' anche extracomunali di Berardinucci ci consentono di non rimanere schiacciati come fili d'erba sotto il peso di D'Ambrosio; la tenacia e la costanza di Filippone ci danno la possibilita' di filtrare tutto quello che avviene nell'amministrazione. Io e gli altri cerchiamo di fare la nostra parte e se ci riusciamo forse e' proprio per questo mix di caratteristiche.
Ai giovani rinnovo l'invito a non restare a guardare, ribadendo che la politica e' passione e sacrificio e comunque non sempre il risultato elettorale premia queste qualita'. Se poi qualcuno di quelli che parte con dei buoni propositi coltiva segrete ambizioni da "salto della quaglia", gli consiglio di pensarci bene perche' per quanto ci riguarda, la caccia a questo tipo di volatili sara' sempre spietata.

Anonimo ha detto...

IL MERITO A CHI SPETTA
Da PrimaDaNoi del 13.6.2008 -Alcuni enti locali del comprensorio territoriale della Provincia di Pescara, (in particolare i Comuni di Spoltore, Pianella, Alanno, la Comunità Montana Vestina) hanno affidato “in house”, ossia senza alcun confronto concorrenziale, il servizio di raccolta rifiuti alla società Ambiente S.p.A., giustificando questo affidamento sulla base di «criteri di economicità (riduzione costi) ed efficienza (miglioramento del servizio erogato)».
In seguito ad un ricorso al Tar da parte di una ditta che si è opposta ad uno di questi affidamenti (quello della Comunità Montana Vestina di Penne) il tribunale amministrativo
(sentenza n. 140 del 6.3.2008) ha annullato l’affidamento dell’appalto per «incapacità tecnica della società affidataria “Ambiente S.p.A.”» «avendo essa esclusivamente due dipendenti assunti» come si è potuto evinceva dalla visura camerale.
Secondo il Tar pur prescindendo dalla questione dell’affidamento diretto (vietato dal Consiglio di Stato a società con capitale pubblico non appositamente costituite) il problema vero sarebbe quello che a gestire di fatto il servizio sarebbe un’altra ditta, la Ecologica srl
«che è stata sì scelta nel 2005 a seguito di gara pubblica», precisa la sentenza del Tar, «ma non per l'espletamento del servizio in questione da svolgere a favore della Comunità Vestina».
Quella procedura di affidamento avviata dalla Comunità Vestina è stata annullata dal Tar di Pescara per «l'assorbente considerazione che nell'affidamento del servizio in parola sono state violate le norme ed i principi nazionali e comunitari in materia di affidamento dei servizi pubblici locali, in quanto il servizio in questione viene nella sostanza svolto, sia pur con l'intermediazione di Ambiente S.p.A., da una società mista preesistente non appositamente costituita per quella specifica attività, società nella quale, peraltro, la partecipazione del privato non è temporanea, ma ha un indubbio carattere di stabilità (la durata di tale società è stata, infatti, stabilita fino al 2030)».
«In sostanza», scrive Codici nel suo esposto alla procura della Repubblica, «l'affidamento alla società Ambiente S.p.A. altro non è che una “copertura” per consentire il libero affidamento, in spregio delle regole della concorrenza, di un servizio pubblico ad una società partecipata nella misura del 49% da una società privata (la Deco)».
Dunque vi sarebbe una sovrapposizione pressocchè totale, secondo il sodalizio, delle due situazioni amministrative per cui una decisione varrebbe anche per i casi di Pianella, Spoltore, Alanno.
Tutto parte dal ricorso al TAR di una ditta partecipante al concorso di affidamento della raccolta rifiuti.Che i consiglieri di opposizione siano stati bravi a cavalcare la stessa denuncia, visto che qualcuno si occupava anche di Pianella,è una nota di merito e ne prediamo atto. Ma non possiamo dire (vedi anonimo del 18 luglio 2008 15.08)che "è una questione sollevata dai consiglieri d'opposizione della passata legislatura(Berardinucci e Di Battista) e dall'associazione Rinnoviamo che hanno, mediante l'ausilio di codici, promosso il ricorso che oggi ha messo in crisi il sistema di potere organizzato nella provincia di Pescara da D'ambrosio ed altri". Con questo non voglio assolutamente ridimensionare il ruolo svolto dai due consiglieri che, come giustamente dice Marinelli, hanno dovuto subire l'arroganza e la prepotenza di politicanti da baraccone. Sicuramente stando al di fuori oggi si può dire che l'opposizione è presente, non lo si poteva dire nei cinque anni passati. In questi tre mesi la politica locale è tornata ad essere discussione continua tra i cittadini in piazza e nei bar. Sicuramente il merito va non solo a Marinelli a Filippone a Colliva ad Aramini, ma anche a Berardinucci che mi dicono presente tra gli scranni.
Saluti WOLF

Anonimo ha detto...

...(ad es. intedittive della pubblica funzione).... provvedimenti intedettivi della funzione pubblica......
.....quella effettiva terziatà ed indipendenza ....
Scusa l'ignoranza, ma "intedittive" "intedettivi" "terziatà" sono parole che non capisco,non sono avvocato e chiedo per gentilezza un linguaggio più da blog ed una semplificazione di suddette parole.Grazie e mi scuso per l'ignoranza.AGRICOLO

Sandro Marinelli ha detto...

Effettivamente "l'agricolo", molto attento e tutt'altro che "incolto", coglie nel segno evidenziando le difficolta' croniche che l'altro giorno ho palesato con le "r" (evidentemente "inteRdittivi e inteRdittive" e pure "terzieta'" e non "tarzieta'". Mi scuso, ma per poter essere puntuale e tempestivo a volte uso il palmare ed evidentemente la precisione ne risente. Devo haime' fare ammenda anche sul resto poiche' mi sono fatto prendere la mano dai tecnicismi dimenticando che questo blog ha tutt'altra funzione. Chiedo comprensione a tutti in anticipo per gli altri errori che sicuramente commettero' nello scrivere i post e spero, per il futuro, di riuscire ad essere più' chiaro. Grazie comunque per l'opportuna "cazziata".

Lorenzo ha detto...

Prima di tutto vorrei ringraziare tutti coloro che scrivono su questo blog, sia chi lo gestisce sia i commentatori, per le vostre riflessioni stimolanti e degne di nota.

Entrando nel merito della questione, temo che lo stesso sindaco D'Ambrosio sia inconfutabilmente un simbolo dell'arroganza della casta: su primadanoi.it ho letto del suo intervento in consiglio comunale, nel quale invitava chi non aveva tempo di fare politica a concentrarsi sul proprio lavoro e lasciare spazio ad altri.
In particolare, chiedeva all'avvocato Marinelli come poteva pretendere di fare il sindaco, visto che per il suo lavoro aveva difficoltà a recarsi ad un consiglio comunale a mezzogiorno in mezzo alla settimana?

Questa è la concezione della politica di D'Ambrosio e dei tanti professionisti della politica Abruzzesi: si disprezza chi fa un lavoro onesto per arrivare alla fine del mese e che intende la politica come servizio, si esaltano coloro che fanno la bella vita con i soldi dei cittadini, e che ovviamente possono permettersi di convocare consigli comunali a qualunque ora, visto che non lavorano.

Io ho 26 anni e tra poco conseguirò la laurea specialistica in ingegneria, posso garantirvi che i giovani non sono menefreghisti come sembrano, si interessano molto di politica ma lo vedono come un mondo fatto solo di sporcizia e di raccomandazioni.

Credo che non sia così: la politica è fatta di valori, di passione, di ideali. Il partito deve tornare ad essere un Ente Morale, non un ente di profitto.
Si torni a campagne elettorali in cui non si promettono posti di lavoro in un ufficio comunale, ma opportunità di sviluppo concreto, anche a medio-lungo termine.
L'attuale governo sta lavorando bene in questo senso, da liberale non posso non gioire per i tagli alle spesa pubblica, anche se dolorosi, per la ventilata riforma della giustizia (separazione delle carriere, due CSM, responsabilità civile dei magistrati, che un referendum aveva sancito e che vergognosamente è stata svuotata di significato dalla legge Jervolino-Vassalli), il federalismo fiscale (l'unica soluzione per avere una pressione fiscale minore e una burocrazia più efficiente).

Detto ciò, auguro all'associazione Rinasce Pianella di diventare una vera e propria "palestra" per tutti i giovani che hanno voglia di dare il loro contributo di idee per la crescita del loro territorio.
Si dia seguito alle bellissime parole che ho avuto il piacere di leggere stasera.
Saluti a tutti.
Lorenzo Giovannini

Pasquale ha detto...

Non resisto alla tentazione di scrivere su questo argomento. Sembra quasi che il popolo è sovrano solo quando ciò è strumentale verso gli interessi della propria casta di appartenenza. C’è un limite al potere politico: questo può essere esercitato solo nell’interesse della collettività, quando intervengono interessi personali/ di parte, esso deve essere combattuto senza tregua e senza scrupoli. Anche il potere giudiziario ha dei limiti invalicabili e sono il rispetto dei principi di equità, uguaglianza ed indipendenza.
La “patente” di politico, che spesso crea una sorta di sacralità intorno al personaggio “beneficiato” dal consenso popolare, secondo uno schema matematico secondo il quale: voto=immunità=rispettabilità, è un paradigma che, con troppa benevolenza qualcuno giudica “vecchio” ma che invece, a mio modesto parere, è da considerare semplicemente inesistente. Idealmente il politico mette le proprie idee, le proprie esperienze e competenze a disposizione del popolo, non le modifica per adularlo; in politica si può perdere, si può vincere ma non si dovrebbe mai perdere l’onore ne per vincere ne, tantomeno, per perdere.
Tornando alla realtà, sono abbastanza interdetto nel sentir parlare di vecchio/nuovo/opposizione/maggioranza, a Pianella non c’è nulla di tutto ciò. A cicli (non più alterni da un po’) gli stessi interlocutori interpretano una parte recitando a soggetto: la verità è che quello del politico è diventato un mestiere e come tutti i mestieri in Italia, tende al “tempo indeterminato”. Di che cosa vogliamo parlare? Di chi condiziona, compete, boicotta, inciucia e non riesce a vincere le elezioni da 20 anni? Di chi cerca di combattere ciò che lui stesso ha creato? Di chi, in passate competizioni elettorali, pur potendo contare sul diretto apporto di ben due rappresentanti di centro destra in seno al consiglio provinciale non è riuscito ad incidere sulle sorti del proprio municipio?
No, mi dispiace di loro non voglio parlare, ma soprattutto non voglio che un appello ai giovani possa passare attraverso certi esempi di politica: perdere le elezioni non assegna in automatico la “patente” di onestà intellettuale, di coerenza, di altruismo. In tanti casi dimostra l’incapacità di porsi al servizio degli altri ed in qualche caso – più in particolare - l’ipocrita sottovalutazione del prossimo.
A Pianella ci sono poche persone che realmente hanno un potere politico, una persona che da oltre 20 anni amministra e un altro paio che interpretano il ruolo di oppositori. Tutti gli altri sono strumenti per garantire quel numero minimo che rende “democratico” l’esercizio ginnico di alzare la manina a comando in un verso o nell’altro.
Sono stato favorevolmente colpito dalla tua scelta di scendere in politica contro D’Ambrosio, l’ho anche condivisa ora, però, è necessario scegliere una rotta che porti lontano dalla politica stantia di 20 anni, una via che ci allontani dai professionisti delle sconfitte, bisogna costruire un modello che funga da intercetta di quei riferimenti ideali del centro destra; bisogna rinnovare – prim’ancora della classe politica avversaria – la propria compagine politica di appartenenza.
Rinnoviamo: prendiamoli in parola! Rinasce Pianella! Facciamo si che rinasca senza chi ha negativamente condizionato le varie competizioni elettorali, con Tizio, Caio, Sempronio, ecc. ecc. riuscendo a vincere solo quando a capo della lista c’era quello che oggi – al contrario - vogliono combattere...
Il centro destra a Pianella è vincente, bisogna solo dare soddisfazione alle legittime aspettative della nostra gente, al contrario saremmo corresponsabili di questo degrado politico che coglie la maggioranza ma anche parte dell’opposizione, quella che viene dalla stessa storia della maggioranza e – solo incidentalmente – dal lato contrapposto…
L’appello ai giovani deve partire da qui, dalla promessa di una politica locale ispirata a riferimenti ideali di appartenenza politica e dalla rassicurazione circa il rinnovamento, partendo dalla polvere sotto il proprio tappeto prima di pensare a rimuovere quella degli altri. Ai giovani bisogna spiegare che vogliamo discontinuità rispetto al passato, discontinuità verso gli interpreti di maggioranza e verso quelli con la stessa storia ma di minoranza, rischiando sì di perdere le elezioni ma di preservare – comunque - l’anima e l’onore.
Diceva Winston Churchill
"Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore, e avranno la guerra. "
E’ il momento delle scelte coerenti, della politica che ci porti a combattere su un terreno nuovo e con ci faccia sprofondare nella logiche di inciucio e della più bieca demagogia.
Con stima.

Sandro Marinelli ha detto...

Caro Pasquale, non ti nascondo che la tua analisi, insieme lucida e spietata, mi ha fatto riflettere non poco.
Hai toccato dei nervi scoperti della situazione locale che meriterebbero ben altro spazio, ma qui voglio solo evidenziare alcune contraddizioni del tuo discorso che ritengo siano poi il fulcro di tutta la tua disamina.
Tu dici che perdere ha una sua dignità e che ci si batte per dei valori e non per dei numeri ed io non posso che sottoscrivere; poi pero' rimproveri a qualcuno di perdere troppo e già qui mi riesce difficile seguirti nel sottile discrimine tra chi perderebbe con onore e chi invece è un perdente puro e semplice.
Riconosci, per lo meno implicitamente, che per fare Politica occorre esercitare sul territorio una qualche forma di potere, ma poi vorresti combattere i carri armati con i fiori e, purtroppo, ti assicuro che non è possibile.
Credo, tuttavia, che nella tua analisi ci sia del vero, soprattutto nella parte in cui evidenzi la necessità di un rinnovamento radicale della classe politica, ma a Pianella, più che fossilizzarsi sulle figure, ritengo sia necessario e preliminare un balzo in avanti culturale.
Io mi sono messo a disposizione di un progetto politico che poneva al centro dell'azione gli interessi del territorio e credo che, a breve, si potrà verificare nella maggioranza, ma anche e soprattutto nell'opposizione, se ci sono persone in grado, al di là ed a prescindere dai loro trascorsi, di mettersi realmente a disposizione di un progetto politico che prescinda dalle appartenenze partitiche,dalle relazioni e dalle ambizioni personali e che si ponga l'obiettivo di creare una struttura elettoralmente competitiva che voglia sicuramente rinnovare nelle persone, ma con concrete ambizioni di essere al più presto credibile forza di governo.
Volevo lasciarti con un'ultima riflessione che, se vuoi, possiamo approfondire sia pubblicamente che privatamente (a tua discrezione): prova a fare una tua lista ideale per la prossima campagna eletttorale comunale e poi dimmi se superi i 5 nomi. Ovviamente questo non è un esercizio di disfattismo, ma un necessario passaggio realistico per comprendere che il rinnovamento si costruisce con il tempo, magari ingoiando ogni tanto qualche "rospetto", ma avendo ben chiari quegli obiettivi che tu ponevi e che, ti assicuro, sono esattamente quelli che io auspico di poter raggiungere.
P.S. voglio rassicurare tutti che non intendo invecchiare perseguendo questa utopia e divenire un "professionista dell'opposizione", ma attendo le prossime scadenze, elettorali e non, per capire se è il caso di proseguire in questo disegno e con questi interlocutori o, dopo questa esperienza, lasciar perdere e dedicarsi ad altro.

Pasquale ha detto...

Le regole del blog portano in alcuni casi a rimanere un po’ in superficie e questo può portare ad avere delle distorsioni del proprio pensiero. Rinasce Pianella è stata senz’altro una esperienza onorevole, questo lo affermo a scanso di dubbi. Lungi da me pensieri da Alice nel paese delle meraviglie, è chiaro che i rospetti vanno ingoiati, ma devono rimanere tali… spesso sono loro che condizionano le fasi pre-elettorali con veti/promozioni/ingerenze che portano – inevitabilmente – a realizzare una squadra che non può permettersi la preparazione pre-campionato perché viene partorita all’ultimo istante, porta all’interno segni di veti più o meno incrociati, ecc. e quindi porta diritti alla sconfitta ed in alcuni casi anche in maniera poco onorevole.
I mio riferimento al perdere con onore è questo: partire lunghi con un progetto politico sovrastante, una intelaiatura elettorale che, tramite iniziative (siano esse di natura politica/culturale/sociale) fortifichi la coesione del gruppo.
A tal proposito trovo interessante il tuo invito a non focalizzarsi sulle figure ma, una bella opera può essere straziata da che la interpreta. Chi per troppe volte ha fallito (e da protagonista) deve fare un passo indietro; questo paese ha avuto su sponde contrapposte alcuni soggetti che hanno condizionato per troppo tempo il governo e l’opposizione del nostro paese: combattiamo l’uno, ma stiamo attenti anche all’altro.
Su una cosa siamo sicuramente d’accordo: lavorare per essere protagonisti di una fase nuova dove i rospetti sono condizionati e non condizionanti.
Sono certo di un assioma: se non si propone qualcosa di diverso rispetto “all’avversario” l’inerzia premia il potere costituito. Personalmente ritengo una coalizione connotata da una appartenenza politica sia un valore aggiunto ma – in ogni caso - diventa minimo comun denominatore rispetto alle forze che si vanno ad aggregare. Ciò non limita possibili alleanze, anche al di fuori degli schieramenti politici costituiti, ma ne condiziona la loro partecipazione.
Tornando alla tua provocazione, il problema è proprio in quei cinque nomi che, se non si lavorerà bene d’anticipo, dovremo tirare fuori dal cilindro un girono prima della chiusura delle liste…; partiamo lunghi e – può darsi – avremo problemi di abbondanza, magari potremmo definire che meglio un rospone oggi …che tanti rospetti quali terapia per tutta la vita.
In ultimo, spero tu voglia proseguire la tua esperienza politica, sicuramente, insieme ad altri volti nuovi in consiglio comunale, rappresentate decisamente un nuovo e più elevato profilo morale e culturale che tonerebbe difficile dover accettare di perdere.
Una proposta, ultima, discutiamo i punti al’odg del consiglio comunale in contesti pubblici, magari alla sede di rinnoviamo o altrove, così magari si da maggiore evidenza sia dell’attività della maggioranza ma anche di quello dell’opposizione.
Un rinnovato attestato di stima

Anonimo ha detto...

Voglio fare solo qualche considerazione sulle vicende politiche di questo paese degli ultimi 15 anni. Mi ricollego a quanto detto da Pasquale, rispetto ai protagonisti dell'opposizione. Vedete, il nostro è un paese strano, lo è perchè si punta il dito verso coloro che da molti anni portano la bandiera di oppositori rispetto un modo umiliante e vergognoso di fare politica. Mi chiedo, e lo faccio con franco stupore, come si possa criticare le poche persone che in questi anni hanno tenuto acceso quel lumicino di democrazia e rispetto per la dignità umana umiliati dal modo di fare politica di chi ci amministra. Persone che dalla politica non devono prendere niente ma vogliono solo contribuire alla crescita di questo territorio. Saranno gli stessi, forse sì, ma sono coloro che hanno fatto in modo che quella che oggi viene esaltata(giustamente) come ottima esperienza politica (parlo di "rinasce Pianella")venisse a materializzarsi. Credo che
la costanza,la serietà e la vera passione per la politica disinteressata di questi uomini sia da lodare ed apprezzare;in mancana di questi soggetti ci sarebbe stato solo il deserto (D'ambrosio).
Vedete, io credo che chi seguendo la forza dei propri valori e non piegandosi all'opportunismo, ha scelto di candidarsi sapendo di condurre una battaglia che non avrebbe portato alla vittoria ma avrebbe lasciato un minimo di dignità a questo paese vanno lodati e non criticati. Pensate ai salti della quaglia fatti da certi mestieranti della politica che hanno ridotto a 2unità i consiglieri di minoranza nella passata legislatura; pensate a coloro che stavano di qua e ora ci amministrano come se nulla fosse.
Io direi che è giunta l'ora di sostenere chi ieri come oggi si oppone a questo sistema, ma soprattutto è arrivato il momento di criticare i veri artefici di questa situazione desolante ovvero i voltagabbana della politica pianellese.
Spero che Sandro Marinelli e Antonio Berardinucci insieme alla sua Associazione continuino il percorso intrapreso coniugando la novità rappresentata dal primo alla esperienza e caparbietà del secondo insieme a Rinnoviamo e spero con l'apporto serio e disinteressato degli altri consiglieri di opposizione.

Sandro Marinelli ha detto...

Pasquale ha chiarito il suo pensiero e devo dire che l'impressione iniziale, di trovarmi di fronte ad un interlocutore piuttosto qualificato dal punto di vista politico, ha avuto scontata conferma.
Trapattoni a questo punto direbbe:"Sono pienamente d'accordo a metà", cioè, condivido tutto, ma siccome faccio l'allenatore e devo mediare tra calciatori, società, tifosi ecc. e voglio essere riconfermato, devo lasciarmi aperta una via di fuga.
Io, invece, pur facendo "l'allenatore" non sono incollato alla panchina, per cui mi dichiaro totalmente d'accordo con Pasquale.
La difficoltà enorme consiste nel relazionarsi con personaggi che non coltivano alcun disegno politico, ma solo piccoli interessi personali.
Probabilmente questo impedirà nell'immediato di costruire quel progetto politico (più che di centro-destra io lo definerei liberale, nel senso delineato anche da Lorenzo), che in molti auspichiamo, ma forse è proprio il caso di rompere l'incantesimo e di svelare, anche dall'opposizione, chi è rospo (moralmente e culturalmente) e chi è principe.
Non nascondo a Pasquale e a gli altri che condividono questo spazio la difficoltà che incontro nel perseguire un progetto realmente nuovo non avendo alle spalle alcuna organizzazione, sia pure embrionale, ma solo un gruppetto di giovani bravi e volenterosi (tra l'altro sempre in balia delle avances elettorali dei politicanti locali di destra e di sinistra).
Mi rendo disponibile, per il momento a titolo personale, a partecipare a questo progetto, e ribadisco di non avere pregiudizi verso le persone, ma solo verso i comportamenti, per cui se qualcuno dei protagonisti dell'attuale scenario politico vuole dare il prorio contributo, senza voler condizionare o essere necessariamente condizionato, io non chiudo la porta in faccia a nessuno.
All'Anonimo che mi ha preceduto, dico che ho già espresso il mio pensiero in maniera chiara, ma fatti i dovuti ringraziamenti, si avvicina il tempo delle scelte per tutti, me per primo: chi si dice "rinnovatore", lo sia davvero e chi vuole "rinascere", cerchi di fare in modo che il vecchio muoia davvero e si porti con sè il marcio che ha contaminato e contamina la politica locale, anche a costo di pagare un alto prezzo elettorale.
A Pasquale e agli altri che finora, come me, magari hanno scelto di non partecipare, dico che questo è il momento di far sentire voci nuove ed autorevoli, per cui cerchiamo di entrare in contatto oltre il blog e se possibile di ritrovarci per elaborare quela stategia di lungo periodo che mi sembra l'unica prospettiva degna di essere coltivata.
Per il momento, quindi, l'odg del Consiglio ve lo scrivo sul blog, con la speranza che presto possiamo davvero trovare luoghi e spazi per gettare le fondamenta di una nuova classe dirigente.

C.C. Pianella, mercoledì 30.07.2008, naturalmente, ore 10.
1)- Integrazione programma anno 2008 di conferimento incarichi di collaborazione autonoma, approvato con delibera consiliare n. 9 del 06.02.2008.
2)- Proposta di progetto d'area a valenza di programma di recupero urbano, centro storico del capoluogo. Edificio angolo Piazza Garibaldi. Ditta Edil Pianella snc. Pratica V 18/2008. Adozione art. 21 L.U.R. e S.M.I.
3)- Istanza di approvazione variante parziale al P.R.G. per introduzione nuova zona produttiva D3 in c.da Nora - ditta SO.CA.PI. - Pratica V 237/2007. Provvedimenti.
4)- Realizzazione complesso residenziale in f.ne Cerratina, via Foro, Subcomprensorio C2 del piano particolareggiato di Cerratina. Pratica edilizia 150/2002. Ditta Immobiliare D'Angelo Srl. Modifiche in corso d'opera delle opere di urbanizzazione. Provvedimenti.
5)- Variante P.R.G. per ampliamento zna omogenea F3 in località Nardangelo. Adozione - art. 10 L:U.R. 18/83 e s.m.i. - art. 43 L.R. 11/99 e s.m.i.
6)- Variazione al programma triennale 2008/2010 ed annualità 2008 delle Opere Pubbliche.
7)- Variazione al bilancio di previsione dell'esercizio finanzairio 2008.

Anonimo ha detto...

Uhmmm: questo "pistolottone" l'ho già sentito dal piduista minore Cicchitto (prima ancora da Gelli, Previti, dell'Utri etc.) e da tutti gli avvocati portati in parlamento dal Piduista principe.
Noi confidiamo in Antonio Di Pietro. Pericoloso appiattirsi sulle corporative posizioni del partito degli avvocati, che tutto ci pare fuorchè abbia a cuore i destini degli italiani. Forse è bene tornare a occuparsi col consueto rigore di ciò che accade a livello anmministrativo e negli enti locali della nostra regione.
E visto che il Piduista è ancora a piede libero per decreto, consiglio maggior pudore ai politici di centrodestra che forse potrebbero pretetendere mezzi, strumenti e investimenti massicci per il corretto funzionamento della giustizia, visto che sulla sicurezza e il rispetto della legge hanno fondato la passata bieca campagna elettorale.
Io, infatti, con Dell'Utri ancora in circolazione e addirittura rieletto in Parlamento, non mi sento affatto un cittadino sicuro.

Anonimo ha detto...

Uhmmm: questo "pistolottone" l'ho già sentito dal piduista minore Cicchitto (prima ancora da Gelli, Previti, dell'Utri etc.) e da tutti gli avvocati portati in parlamento dal Piduista principe.
Noi confidiamo in Antonio Di Pietro. Pericoloso appiattirsi sulle corporative posizioni del partito degli avvocati, che tutto ci pare fuorchè abbia a cuore i destini degli italiani. Forse è bene tornare a occuparsi col consueto rigore di ciò che accade a livello anmministrativo e negli enti locali della nostra regione.
E visto che il Piduista è ancora a piede libero per decreto, consiglio maggior pudore ai politici di centrodestra che forse potrebbero pretetendere mezzi, strumenti e investimenti massicci per il corretto funzionamento della giustizia, visto che sulla sicurezza e il rispetto della legge hanno fondato la passata bieca campagna elettorale alle politiche.
Io, infatti, con Dell'Utri ancora in circolazione e addirittura rieletto in Parlamento, non mi sento affatto un cittadino sicuro.

Anonimo ha detto...

Sicuramente chi ha mantenuto la fiammella della democrazia accesa in questo paese, e parlo di tutti quei consiglieri che negli ultimi quindici anni hanno rispettato il mandato elettorale non facendo il famoso salto della quaglia,sono uomini da lodare ed apprezzare. E Berardinucci sicuramente è stato uno di questi.Ma all'anonimo (che farebbe bene ad inventarsi un soprannome, come si dice a Pianella)voglio dire che la critica ci stà per tutti. Ad esempio: perchè non si ha il coraggio delle proprie idee e quando ci si ritrova a tre mesi dalle elezioni si cerca la collaborazione di quei personaggi di cui non nutriamo stima o fiducia politica o che abbiamo fortemente criticato durante il loro mandato amministrativo.Per dirla con nome e cognome, perchè Berardinucci ha voluto fortemente in lista un personaggio come Filippone che ha criticato e deriso durante tutto il precedente mandato e non per l'appartenenza politica ma proprio per la stessa concezione di fare la politica da parte del Filippone, perchè accetta di schierarsi con i Ferretti i Baldassarre i Di Francesco i D'Amico (fu Rifondatore) oggi come sempre. Non posso più credere al semplice scopo di anteporre un'unica lista a quella del D'Ambrosio così da giocarsi la vittoria finale.Le esperienze passate dovrebbero farci crescere e non ripetere sempre gli stessi errori. Berardinucci continua a ripetersi, ecco che allora potrei pensare che abbia il solo interesse a coltivare il proprio orticello. Marinelli stesso suggerisce al "rinnovatore" di esserlo e a chi vuole "rinascere", di farlo in modo che il vecchio muoia davvero e si porti con sè il marcio che ha contaminato e contamina la politica locale, anche a costo di pagare un alto prezzo elettorale.
Come Pasquale,Work,Lorenzo ed altri spero che tu voglia continuare ad occuparti della politica locale,ma, se mi è permesso, ti suggerisco di ascoltare più la gente in strada gli stessi interlocutori del blog che non i politici di lungo corso e col proprio orticello. Ripensa a quelle persone che da Pianella ti hanno seguito spontaneamente con le proprie autovetture nei comizi tenuti a Castellana e Cerratina, ripensa a tutti quei giovani che da anni non si vedevano così numerosi ed impegnati in una campagna elettorale. Sicuramente avevano individuato la possibilità di CAMBIARE. Non deluderli, rendi partecipi i giovani delle attività consigliari come suggerisce Pasquale incontrandoli più spesso.Il punto 3 all'ordine del giorno (3)- Istanza di approvazione variante parziale al P.R.G. per introduzione nuova zona produttiva D3 in c.da Nora - ditta SO.CA.PI. - Pratica V 237/2007. Provvedimenti. Affrontare questo argomento sarà una lezione molto interessante per far capire come si concepisce la politica a Pianella.Operando in questo modo fra cinque anni sia tu che Pasquale, al quale hai lanciato la sfida, non avrete nessuna difficoltà a superare i 5 nomi per la nuova lista. Per fare questo però devi pensare solo a Pianella e non avventurarti in campagne Regionali o Provinciali future,se è vero quello che ho sentito dire. Lascia questo compito, per il momento, a Berardinucci,a Colliva,a chi ha responsabilità di partito. L'impegno che tu hai preso è quello di far crescere "Rinasce Pianella" in un gruppo di pianellesi con la sola voglia di riportare il proprio paese a vivere serenamente.E siamo in molti a volere questo anche se con idee politiche diverse. Se a tre mesi dalle elezioni andresti a schierarti con una parte politica,addirittura indicando qualche nome da votare,sarebbe il funerale di "RINASCE PIANELLA".Buona notte W1978

Anonimo ha detto...

A chi gestisce questo blog suggerisco di rimettere l'orologio.Grazie PRECISO

Sandro Marinelli ha detto...

Orologio a posto! A Ideuskinki dico solo che il suo atto di fede, benche' piuttosto povero di contenuti, era abbastanza chiaro e non serviva postarlo due volte. A W1978 invece voglio precisare che e' proprio l'incapacita' di costruire un progetto politico unitario (che sia identificabile politicamente ma che non disdegni alleanze civiche programmatiche) segna il grosso limite che ci rende e haime ci rendera' sempre subalterni a D'Ambrosio. Le alleanze elettorali sono una cosa, i progetti politici un'altra. Probabilmente ai partiti che haanno composto la coalizione puo' dare fastidio che io voglia proporre un progetto politico che superi i piccoli recinti locali di AN e di FI, come di altri, ma proprio le miopi divisioni interne altrui hanno fatto si' che D'Ambrosio divenisse forte oltre i propri meriti. Non esiste la politica locale e quella "dei partiti", esiste un progetto per il territorio che, se non riusciamo a proporlo prepotentemente al di fuori dell'ambito comunale, e' destinato a rimanere perdente.Questo ho detto e dico ai miei colleghi eletti in consiglio ed e' dalle risposte a questa sfida che si capira' che vuole mettersi in gioco o chi preferisce coltivare rendite di posizione che, a mio avviso, sono alla fine funzionali proprio a D'Ambrosio. Se Berardinucci, Colliva, Filippone e Aramini vogliono realmente cambiare le cose troveranno in me un instancabile e leale alleato,ma se vogliono continuare nella fallimentare gestione dei loro micricosmi partitici e giocare con il pallottoliere elettorale, mi vedranno totalmente indefferente e lo sanno.

Anonimo ha detto...

Voglio rispondere a W1978 visto che mi ha chiamato in causa. Premesso che le mie riflessioni scaturiscono dal rapporto continuo con la gente e non con i politici ti faccio notare come il tuo intervento presenti delle sfasature. Come te faccio nomi.
Accusi Berardinucci di aver stretto alleanze con i vari ferretti, d'amico,Filippone ecc. ma poi speri che il "modello"rinasce pianella continui ad esistere. Rinasce Pianella non è altro che l'insieme di svariate ideologie che hanno il denominatore comune nella volontà di una politica locale disinteressata fatta per il cittadino e non per gli stessi politici. Naturalmente l'appartenenza partitica è differente ma in questa esperienza la differenza è fatta dagli uomini e non dalle bendiere. Inoltre è chiaro che si vince solo se si mette insieme tutti quelli che si oppongono a chi ci governa, nel rispetto della dignità politica e morale.(la storia ci insegna che non sempre è possibile, ricordi il 2003 un accordo con la pierdomenico era improponibile e il tempo ha dato ragione a Rinnoviamo, ecco cosa intendo quando parlo di rispetto della dignità politica ma soprattutto morale)
Detto ciò vorrei dirti che un professionista che non vive di politica e non ricopre incarichi ben remuneratri ma al contrario i soldi nella politica li mette non vedo quale orticello debba coltivarsi ( PARLO DI BERARDINUCCI CHE TU STASSO HAI TIRATO IN BALLO,MA ANCHE DI MARINELLI, DI BATTISTA,VICARIO,ARAMINI,ECC).E poi uno che con altre 16persone mette la propria faccia in una lista che certamente non avrebbe raggiunto il risultato sperato investendo soldi e tempo che orticello coltiva?il tuo discorso avrebbe una logica se si fosse accordato con d'ambrosio.
Inoltre ti faccio notare che la presenza in lista di Filippone ha contribuito,e non poco, al risultato conseguito. Certo prima lui stava di là, ma nella vita e quindi nella politica guai a precludersi la possibilità di ravvedersi,di rendersi conto di aver seguito percorso strade sbaglite, come si dice"errare è umano,perseverare è diabolico". Credo che Filippone abbia dimostrato con il suo comportamento da alcuni mesi a questa parte il suo cambiamento assumendo posizioni rigide insieme a tutta la minoranza. E poi si critica Filippone ma quelli che da qua sono andati di là? Vabè lasciamo stare! Mi permetto di fare un ragionamento ahche sull'appertenenza politica...D'ambrosio si batte solo se ci si eleva in un contesto politico sovra-comunale e per fare ciò bisogna scegliere una casacca. La gente ha bisogno di risposte,non di chiacchiere e naturalmente l'ambito politico comunale non basta. Probabilmente se Berardinucci è di fatto l'oppositore vero di d'ambrosio da anni questo è dovuto alla sua esperienza politica sovra-comunale che lo ha messo in contatto con il panorama politico provinciale,regionale e nazionale. Per questo invito Marinelli a fare una scelta politica rispetto all'appartenza. NON scordiamo che questa è la politica.

Anonimo ha detto...

Che dire?
Forse non ci siamo resi conto che " O si fa Pianella o si muore!"
E si muore di apatia, di cattiva amministrazione, di inutili lamentele e chiacchiere da bar.

Io non me la sento più di lasciare le cose come stanno!

Non perdiamoci in chiacchiere inutili ed utilizziamo energia e tempo per combattere e/o criticare l'oppressore e non chi sta tentando, seppur con alleati discutibili, di liberarci.

Dobbiamo essere noi stessi il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo (Mohandas Karamchand Gandhi)

Anonimo ha detto...

Scusate l'intrusione...ma la sagra che ho visto pubblicizzata sul centro dove sta?Chi l'ha organizzata?Se volete iniziare a fare le cose seriamente cambiate le cose dal basso...non è possibile che Pianella permetta a qualcuno(non so nemmeno a chi)di fare queste figure di m...L'estate passo con piacere nella bella pianella alcune serate ma 1 ora fa ho fatto una figuraccia con 5 amici toscani a cui avevo promesso una serata indimenticabile.Scusate ancora ma dovreste parlarne di queste cose...un amico pescarese.

Sandro Marinelli ha detto...

Il ritardo con il quale rispondo all'amico pescarese e' dovuto alla necessita' di raccogliere informazioni sulla "sagra fantasma". Sarebbe facile fare per me strumentalizzare la cosa, visto che l'associazione che la organizza: "la fenice", e' riconducibile al sindaco, ma evidenzio come la figuraccia sia solo l'ennesima dimostrazione della volonta' di penalizzare (per finalita' evidentemente elettorali) il lavoro della pro-loco che non riesce ad assumere quell'indispensabile ruolo di coordinamento delle attivita' culturali sul territorio. Come pianellese ti chiedo scusa per l'accaduto e mi auguro che tu non smetta di venirci a trovare; magari in futuro riusciremo a riprendere le redini dell'amministrazione e ad evitare di affidarci a "nani e saltimbanchi" per le attivita' ricettive. Grazie e a presto

Anonimo ha detto...

La figuraccia sulla pubblicizzata VI sagra degli arrosticini alla quale ci hanno esposti, si fa bene a non strumentalizzarla contro la "fenice", ma mi da lo spunto per farvi riflettere sulla brutta figura che lo stare insieme ad un consigliere (FILIPPONE), che fa esposti contro manifestazioni organizzate per allietare le serate della proria collettività,vi fa fare e questo naturalmente non vuole essere una strumentalizazione della vicenda.Magari in futuro quando prenderete in mano le redini dell'amministrazione evitate di affidarvi a tali personaggi. Anche perchè essendo tutti di Pianella così come ormai dovremmo aver conosciuto il Patacos ci conosciamo tutti nei nostri difettucci.Saluti da ASTALAVISTA.

Sandro Marinelli ha detto...

Caro Astalavista, va bene tutto, ma visto che ti dichiari pianellese doc, dovresti sapere che in campagna elettorale c'è chi, come il sottoscritto, ha fatto per coerenza alcune scelte in ordine a certi personaggi, pur consapevole del pregiudizio che elettoralmente questo poteva comportare, mentre qualcun altro, pur di accaparrarsi qualche voto in più, non ne ha disdegnato la compagnia ed i servigi, non so se e come retribuiti.
Oggi, quindi, la brutta figura è frutto di quelle scelte che io non ho fatto proprio per questa consapevolezza.
Se e quando i pianellesi (frazioni comprese)vorranno farci governare, potrai giudicare chi e come fa le scelte.
Oggi, purtroppo, resta solo l'ennesima magra figura che, se non conoscessi la poca capacità organizzativa di chi gestisce il Comune, potrei pensare pianificata per distruggere in pochi mesi l'immagine pubblica della nostra collettività.
Se poi vuoi illuderti che sia Gianni Filippone il problema di Pianella fallo pure, ma cerca di non alterare i fatti, a beneficio di tutti.

Anonimo ha detto...

Non credo di alterare i fatti quando dico che il Filippone ha fatto un esposto contro una manifestazione e mi dispiace che non se ne prenda pubblicamente le distanze visto che fa parte dello stesso gruppo di minoranza da te capeggiata. Naturalmente non credo nemmeno che Gianni Filippone sia il problema di Pianella o altri come lui. Se mi illudo è solo perchè credo che un ripulisti ulteriore darebbe più credibilità alla tua azione politica.Il problema lo individuo nel non sapersi sbarazzare di simili personaggi per un solo conteggio elettorale. Giorgio ha avuto il coraggio di farlo pur cosciente del travaso di voti che avrebbe subito.ASTALAVISTA

Anonimo ha detto...

Ma se a Pianella va ancora in giro Patacos...basta non aggiungo altro ho riassunto tutto!

Anonimo ha detto...

Alessandro Magno a 25 anni conquistò l'intero oriente...qui a Pianella se hai 35 anni sei un "giovane" della politica.

Ed intanto i vari personaggi , sopra citati s'inventano metodi(collaudati nel tempo)per "fregare" una 100 euro quà e là ..anche a nome della Pro-Loco.....ma il bello è che tutti lo sanno!!!


ALBACHIARA (ho dimenticato la password)

Ed intanto al consiglio comunale si vedono scene di pietoso servilismo...(ma possibile che in maggioranza nessuno ha le palle per dire "questa cosa no..fà troppo schifo!)

Ed intanto si alimenta l'odio tra frazioni....mi sembra a volte di stare nel medioevo...

Credo sia il caso d'iniziare a dare spazio a gente nuova , che non si rinchiuda dentro quel recinto politico-mentale che si chiama "partito".....sento spesso dire...ma sai..il partito ha detto...dice...vuole....devo sentire prima i miei...forse sarò strano o troppo indipendente...?