22/11/08

Che spettacolo!!!


Scrivo questo post con un filo di commozione e di imbarazzo: commozione per l'orgoglio di avere tra i miei concittadini ragazzi che hanno le "palle" (lo so scusatemi, non è opportuno, non è elegante, ma lo dovevo dire) per fare qualcosa di straordinario, imbarazzo perchè (non credevo ai miei occhi nel leggere l'articolo) non gli è stato concesso di girare il loro film a Pianella e sono dovuti "emigrare" verso le più civili Penne e Loreto.
Sì perchè qui si parla di Cinema, ma non di quei filmetti diffusi in ogni Comune d'Italia che vanno raccattando contributi pubblici e privati di ogni genere e poi non riescono a superare la soglia della serata della presentazione: questo si preannuncia (spero di poter vedere al più presto la versione integrale) come un film di serie A.
Onore ad Alessandro e Cristiano Di Felice, a cui dedico l'immagine dei fratelli Cohen, quale auspicio per una grande carriera, ed a tutti quelli che li hanno aiutati e grazie per avermi (averci) ridato un motivo di ulteriore orgoglio nel definirci pianellesi.
Presenterò una interpellanza in Consiglio Comunale, affinchè il Sindaco spieghi i motivi del diniego e (per riparare) si impegni a finanziare una proiezione pubblica del film.
Vi trascrivo di seguito l'articolo de "Il Centro" e vi linko il trailer del film.

"Di Felice, il sogno del cinema
il Centro — 12 novembre 2008 pagina 29 sezione: SPETTACOLO

«A desso che si fa? Facciamo un film. Avevamo solo questo in testa». Alessandro Di Felice, abbandona la facoltà di Scienze della comunicazione a Teramo, parte per Milano, e inizia a studiare al Centro teatro attivo. Suo fratello minore, Cristiano, dopo il diploma, lascia Cerratina, frazione di Pianella, e si stabilisce a Roma. Nella capitale frequenta alcune scuole di teatro, tra cui quella di Enzo Garinei. Il tempo disperso tra studio e lavori saltuari per mantenersi, senza potersi dedicare con costanza alla loro comune passione, il cinema. I due fratelli, Alessandro Di Felice, nato nel 1977 a Pescara, e Cristiano, nato nel 1981 a Pescara, fanno fagotto, lasciano Milano e Roma e tornano a Cerratina, dove vivono. «Che si fa?», si domandano, «Facciamo un film». A distanza di tre anni, un cortometraggio e un videoclip musicale alle spalle, i fratelli Di Felice sono in partenza per la Campania dove il loro primo film intitolato «Non lo so» parteciperà alla 62ª edizione del Festival internazionale del cinema di Salerno. Questa sera, alle 22, il film dei giovani registi, e anche sceneggiatori e attori della pellicola, sarà proiettato nella sala teatro Verdi di Salerno, nella sezione lungometraggi, all’interno del festival che ospita numerosi film, tra cui «Pranzo di Ferragosto» di Gianni Di Gregorio, di ritorno dalla Mostra del cinema di Venezia con il premio dei giornalisti. I fratelli Di Felice non si sdoppiano nei loro nomi e vogliono essere menzionati insieme, come i fratelli Cohen a cui più che a modelli cinematografici, guardano come a un modello di unità familiare. «Non lo so» è una pellicola abruzzese in cui, accanto ai fratelli Di Felice, hanno recitato: Fulvio D’Alberto, di Caprara, nei panni di Mattley; Clarissa Leone di Villamagna, che ha recitato in «Distretto di polizia 6» e che, nel film dei fratelli Di Felice ricopre il ruolo di Giò. «Non lo so» vede anche la partecipazione dell’attore pescarese Giampiero Mancini. Il direttore della fotografia è Piero Panzone, il capo macchinista è Alessio Micucci e il fonico è Marco Matricciani, tutti e tre di Cerratina e alla loro prima esperienza come i due registi. All’unisono, i fratelli Di Felice, hanno raccontato al Centro il loro percorso e il loro film. «Non avevamo mai pensato di lavorare insieme, anche se stavamo vivendo esperienze simili. Poi, un giorno, su una panchina in piazza Bologna a Roma, abbiamo deciso di iniziare a fare qualcosa insieme. Siamo tornati a Cerratina, abbiamo aperto una casa di produzione cinematografica indipendente: si chiama Ròfilm, in cui Rò sta per Rosanna, nostra mamma, la nostra sostenitrice morale, che nei bigliettini che ci lascia si firma sempre Rò». Poco dopo, nel 2006, il primo cortometraggio intitolato «Troppo tempo per pensare» che ha collezionato, in vari festival, sette premi tra migliore sceneggiatura e interpretazione. Poi, il videoclip musicale «Quello che non sono stato mai» per la band Morfala e, adesso, il primo lungometraggio. «Volevamo raccontare», dicono Alessandro e Cristiano, «l’incomunicabilità nei vari rapporti: nella società, nelle coppie e nella famiglia. Forse proprio perché noi, tra fratelli, abbiamo un rapporto splendido e abbiamo notato che non sempre è così». Sullo schermo, tre storie che s’intrecciano: quella dei fratelli Ferzetti (Alessandro e Cristiano Di Felice) che si ritrovano dopo un dissesto economico; quella di Mattley (Fulvio D’Alberto), appena laureato, da sempre appassionato di motori e di sua sorella minore, nel pieno dell’adolescenza. Altra amica storica del gruppo ed unico punto di riferimento femminile è Giovanna, comunemente chiamata Giò (Clarissa Leone), mamma e cassiera nel supermarket del paese. Tutti personaggi che si trovano per un po’ a vivere una seconda adolescenza ma il corso degli eventi, per ognuno, rappresenterà la possibilità di scegliere, di arrivare o una vita diversa o di adagiarsi sulle false certezze. «Appartenere allo stesso codice genetico non determina un legame», recita lo slogan con cui si presenta il film, «e i legami vanno costruiti con la comunicazione e le incomprensioni evitando l’orgoglio». «Siamo voluti partire dalla mancanza di comunicazione e analizzarne le conseguenze», spiegano i registi. «Ma “Non lo so”, il titolo del film, non allude a una soluzione dubbiosa. Anzi, la pellicola indica una via molto precisa e il titolo si riferisce a un monologo finale». I luoghi del film sono i centri storici di Penne, Loreto, le montagne abruzzesi e anche Bologna. «Sono i comuni che ci hanno ospitato», dicono i fratelli Di Felice, «e ci dispiace che Pianella ci abbia negato il permesso». I tempi del film sono quelli del mondiale del 1982 in cui Mario Ferzetti, interpretato da Giampiero Mancini, è un giovane manovale di provincia che lavora con suo padre Gubendo Ferzetti. Un film abruzzese anche nella colonna della Warner chappell music Italia e a cura della band Sunflower di Tocco da Casauria. «Non lo so» ospita alcune canzoni del cd «Invisibile» e tre brani composti per il film da Francesco Di Florio e Andrea Di Giambattista. La pellicola è stata realizzata in otto mesi, in cui i fratelli Di Felice hanno cercato anche i finanziamenti. «Abbiamo messo su una rete commerciale e siamo stati noi a cercare gli sponsor. Poi, abbiamo scritto al produttore Gianluca Arcopinto che da un giorno all’altro è venuto a Cerratina, ha visto il film e ha sostenuto le ultime spese. Adesso la pellicola è prodotta da Ròfilm e Arcopinto che lo distribuirà. A breve si potrà acquistare in dvd». Gianluca Arcopinto è un produttore indipendente e, recentemente, ha esordito alla regia con il documentario «Nichi», un ritratto di Nichi Vendola. Nel 1998, ha fondato la società di distribuzione Pablo con cui ha distribuito «Ospiti» di Matteo Garrone, il regista di «Gomorra», «Un amore» di Gianluca Maria Tavarelli e «I nostri anni» e «I nostri anni» di Daniele Gaglianone. «Con Arcopinto», hanno concluso i fratelli Di Felici, «siamo già impegnati nella produzione del nostro secondo film». In attesa del dvd, il trailer di «Non lo so» si può guardare su youtube. Paola Aurisicchio "
http://it.youtube.com/watch?v=6JcDw0X2mcQ

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho appena visto il filmato su CHARLIE BAR. Non nascondo una certa emozione che ho provato nel rivedere scorrere le immagini del mitico bar e dell’indimenticabile Tumass e poi quella sua esibizione con la maglietta della nave da paragonarsi alle più famose gag di Fabbrizi. Un bravo a Balzano e compani ma anche a Marinelli per il testo della canzone .Tom

Anonimo ha detto...

Mi complimento anch'io con i fratelli Di Felice. Ero al corrente delle loro scorribande cinematografiche, ma non sapevo che erano arrivati a questi livelli!
Cristiano ed Alessandro (chiamato affettuosamente "il ragioniere"), sono due carissimi amici di vecchia data! Hanno sempre mostrato, già da quando anni fa al mare sotto la palma coi sombreri in testa facevamo insieme un “casino” infernale così come in tante altre circostanze, di avere nei propri geni una invidiabile ed originale vena creativa fuori dalla norma!! Auguro a loro un futuro da "Star"!! Se lo meritano!!
Spero che questa loro avventura li porti, un giorno, a ricordarsi di Pianella solo per spiegare ad altri le proprie origini e tutte le cose belle che esso offre, e non per quello che il proprio paese potrebbe inspiegabilmente ed indegnamente aver negato loro, mancando di rispetto a giovani che cercano di emergere, di mettersi in evidenza e di cavalcare un sogno, una grande passione. Viva i Di Felice!!
Marco d’Amico

Anonimo ha detto...

Mi dispiace per il mancato coordinamento con il Comune di Pianella!

Forse i Fratelli di Felice non hanno contattato l'ufficio giusto.

Suggerisco, per il futuro, di rivolgersi al seguente indirizzo:

Segreteria Organizzativa PIANELLASKENE' tel. 085.9730236 - dalle ore 10 alle ore 13.30

Anonimo ha detto...

I fratelli De Felice non avranno contattato l'ufficio giusto, ma su al comune ignoravano l'esistenza di Pianellaskenè? o non sanno nemmeno di cosa si accupa quest'ufficio?. Pasquino, ma mi faccia il piacere....

Anonimo ha detto...

Veramente era (troppo) ironica!

Anonimo ha detto...

pasquino sei un buffone....potrei dire tante cose su come sono andate le cose ma voglio essere un signore come i fratelli di felice....(ma quale ironia)spero loro non leggano il tuo commento....

Sandro Marinelli ha detto...

Vi segnalo che presso l'Edicola di V.le R. Margherita è in vendita il DVD del film.
Costa 10 euro, io l'ho comprato, ma non accetto richieste di prestito, quindi compratelo anche voi che ne vale la pena.
P.S. a me Pasquino era sembrato ironico, anche perchè PianellaSkenè è un progetto per una scuola di scenografia al quale ci si può rivolgere per iscriversi e pagare e non per chiedere fondi (vedi l'articolo su primadanoi qui di fianco).

Anonimo ha detto...

I fartelli " Di Felice " sono dei signori con la S maiuscola...sono stati sempre criticati da tutti compresi dal'ambiente politico e dai politici stessi loro compaesani...e loro lo sanno..adesso che sono riusciti con il loro enorme sacrificio a portare Pianella in certi ambienti...tutti vogliono elogiare e elogiarsi.....ma non lo meritano..fanno bene e benissimo recarsi altrove dobe sono più rispettati...e fanno bene a non chiedere nulla ai loro politici locali "traditori"....
I meriti sono dovuti solo ed esclusivamente al loro sacrificio......
Bravissimi cari fratelli....

Anonimo ha detto...

FILM BELLO???????
FILM PIENO DI LUOGHI COMUNI E QUALUNQUISMO

MAH!!

Anonimo ha detto...

http://www.cinemavvenire.it/nelle-sale/il-tempo-sta-per-scadere


PER AVERE UNA DIVERSITà DI OPINIONI IN MERITO AL FILM.
SALUTI
ROB

Anonimo ha detto...

sono i loro i più cinici verso i giovani che dovrebbero rappresentare O PROVARCI ALMENO.
LA VOCE FUORI CAMPO è PETULANTE E OSSESSIVA!!!
AIUTOOOO
ALESSIO