"Puoi scegliere di non occuparti di politica, ma prima o poi, che tu lo voglia o no, sarà la politica ad occuparsi di te"
11/02/09
LIBERI E LIBERALI
Ho sentito tante cose in questi giorni, tanti pareri più o meno autorevoli, tante certezze sventolate in faccia alle telecamere, e il silenzio mi sembrava l’atteggiamento più saggio.
Poi però ho pensato che oramai questa vicenda ha in realtà triturato a pezzetti e definitivamente la dignità ed il rispetto per Eluana ed i suoi familiari e che diventa persino stupido non svolgere alcune riflessioni politiche.
Berlusconi ha affermato che su questa vicenda si sono confrontate due culture: quella della vita (evidentemente la sua) e quella della morte (evidentemente di chi non la pensa come lui).
Io credo che sia vero che si siano confrontate due culture e credo pure che ci sia un vero grande sconfitto: l’idea che in questo paese si potesse costruire un grande movimento politico dalle salde radici liberali, capace di immaginare una struttura statale snella ed efficiente in grado di portare l’Italia fuori dalle secche di una stagione politica priva di prospettive di rinnovamento, se non quelle incarnate da un leader settantenne alla quarta candidatura a Premier.
Le due culture non sono quelle di cui parla Berlusconi, ma sono quelle del liberalismo e del (tanto vituperato) statalismo, sempre inviso quando vuole mettere il naso negli affari propri, ma invocato quando c’è da salvare carrozzoni o correre in soccorso di un Vaticano pericolosamente rivolto al medioevo.
Berlusconi dice: “Se si fosse trattato di mia figlia non avrei mai lasciato che si sospendessero i trattamenti…”, già, “se fosse mia figlia…”, caro Premier, io non lo so cosa avrei fatto, ma so che un liberale si batte affinché la LIBERTA’ di prendere questa maledetta decisione sia riservata sempre e solo all’individuo, in piena consapevolezza e coscienza e non espropriata da uno Stato che nel momento in cui vuole entrare nel Foro interno del singolo individuo ne diventa il suo nemico peggiore e lo violenta nel bene più prezioso: la LIBERTA’ di decidere chi essere, cosa essere ed anche e perfino se, essere.
Nessuno può curarmi a forza se non voglio, come nessuno può darmi da bere o da mangiare se io non voglio: è la mia vita, non quella dello Stato che è in gioco: la Chiesa può legittimamente pensare che la vita di tutti appartiene a Dio, ma se la Chiesa impone la Sua verità ad uno Stato, si legittima ogni azione a difesa della religione, anche la più estremista.
In questa vicenda il ghota del PDL, svincolato dagli interessi di bottega del proprio leader, ha svelato il suo vero volto, lontano anni luce da una cultura autenticamente liberale e solo opportunisticamente rivolto ad intercettare il sentimento cattolico più conservatore, rappresentato da una classe dirigente per gran parte deportata in Parlamento per designazione e non per merito.
Il PDL, dunque, si appresta a nascere facendo scempio del suo stesso nome: il liberalismo è un principio che non può essere utilizzato in maniera selettiva quando è un comodo paravento per scelte opportunistiche ed accantonato come nulla fosse quando si toccano temi di grande rilevanza morale, nei quali l’etica laica e liberale deve essere il filo conduttore.
La sola idea che si possa rimettere in discussione una Sentenza passata in giudicato con un decreto legge denotano una ignoranza ed una arroganza istituzionale priva di limiti, ma allo stesso modo, visto che il PD si è affrettato a presentare una mozione di segno analogo a quella della maggioranza in ordine al divieto di interrompere le “idratazioni” forzate, induce a riflettere sullo stato di disperazione degli italiani se, nonostante tutto questo, sono costretti ad individuare in Berlusconi ancora il “male minore”.
Libertà significa poter scegliere di fare qualsiasi cosa purché non danneggi gli altri e perciò sono molto preoccupato da uno Stato che vuole entrare dentro casa mia, dentro i miei sentimenti, dentro le mie scelte più intime e private: uno Stato laico può dirmi come fare se voglio fare qualcosa, ma in nessun caso, se la mia scelta non danneggia altri, può impormi di fare o non fare qualcosa. Persino il codice penale del 1930 che pure punisce l’istigazione al suicidio, non arriva a criminalizzare il tentato suicidio, proprio per queste ragioni.
Abbiate il coraggio di difendere i Valori veri, da chiunque vengano messi in discussione, perché su questo si gioca la vera identità di un popolo: la libertà non è di destra o di sinistra, ma una precondizione non negoziabile di una popolazione civile.
Oggi il Parlamento, selezionato con un criterio oligarchico, riesce ad esprimere un livello di confronto culturale che non supera il target di un qualsiasi Bar di provincia dopo un derby.
Questa gente vuole prendersi le chiavi del nostro bene più prezioso e privarci del diritto di decidere in piena consapevolezza della nostra vita: se glielo lasciamo fare, domani potrebbero dirci cosa dobbiamo mangiare, con chi possiamo fare sesso, dove si può andare o non andare in vacanza e così via.
La libertà, persino di decidere se voglio o meno vivere, è l’unico grande valore per cui credo che valga ancora la pena di lottare e, scusatemi, ma non riesco proprio a delegarla a Gasparri e Finocchiaro.
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27 commenti:
Ho visto in ritardo il nuovo messaggio che hai sottoposto alla nostra attenzione e dopo attenta lettura credo di condividerne il contenuto. Dicevo in ritardo in quanto ho da poco inviato un mio commento sul precedente post, per cui ritenendolo più appropriato lo ripropongo di seguito.
Prima di dire la mia, ho aspettato in silenzio che passasse un giorno per rispetto del lutto che ha colpito la famiglia di Eluana e per la vicinanza, da padre, a Beppino Englaro, insieme alla moglie addolorato, ma sicuramente sofferente più di tutti per la decisione presa. La realtà ci dice che situazioni come quella di Eluana le ritroviamo in 2500 casi molto simili che si consumano nel silenzio di altrettante famiglie, molte delle quali hanno condiviso il coraggio di Beppino, ma molte altre ancora affrontano tale calvario, chi con la speranza di superarlo, chi con il proprio amore vuole comunque tenere in vita una creatura. La realtà quotidiana ci dice anche che in silenzio si arriva alla soluzione adottata per Eluana sia in centri ospedalieri sia tra le mura di casa.. L’Italia è un paese di antica civiltà da sempre condizionata dalla chiesa specie di fronte ai temi di confine tra la vita e la morte e la vicenda Eluana, una storia privata diventata pubblica, ci ha fatto riflettere e dire la nostra anche se qualcuno, molto autorevole, ha detto corbellerie. Da parte mia dico questo: ho ricevuto una educazione cattolica e penso che non avrei mai permesso che una mano spezzasse la vita di mia figlia, ma questo lo penso adesso dal di fuori senza aver vissuto il dramma degli Englaro. Per cui vorrei che nessuno Stato decidesse per legge sulla vita di nessuno anche perché se dovessi decidere sulla mia vita o sulla vita delle persone a me care che me lo chiedessero, farei quello a cui la situazione contingente del momento mi avesse portato. Se una legge deve regolamentare simili casi, dovrebbe dare la possibilità ad ognuno di fare ciò in cui crede, alla luce del sole.
Per ritornare alle corbellerie di cui accennavo, innanzitutto credo che la politica italiana abbia toccato il fondo, perché chi ci rappresenta in parlamento può permettersi di confrontarsi animatamente ed anche litigare quando si tratta di scelte civiche, ma la discussione su questioni etiche dovrebbe avvenire nel segno del massimo rispetto per le altrui opinioni, specie quando chi è oggetto di discussione è in fin di vita. Accapigliarsi poi per attuare con urgenza una legge di cui si parla da anni, come se fosse la sola Eluana a doverne usufruire!. Il tutto è stato schifoso, ma quanto detto da Berlusconi in alcune dichiarazioni sul fatto “ che Eluana avrebbe potuto avere figli” o che “la battaglia di Beppino Englaro sembrava avere come obbiettivo togliere di mezzo una scomodità” e questo per ergersi a paladino della vita, beh!!. Mi vergogno tanto di loro. Benny
Siamo troppo piccoli per parlare della vita e della morte. Trovo quanto scritto nel blog terribilmente lontano dalle mie convinzioni ma ne ho comunque profondo rispetto. Temo che il XXI secolo, dopo le follie delle guerre preventive e della democrazia esportata, introduca una nuova colossale tossina nella nostra malandata società. Tossina che apre le porte prima all'eutanasia e poi alla selezione genetica, e porterà alla progressiva autodistruzione della cosiddetta civiltà occidentale.
Catastrofismo? Non lo so, ma sono convinto che si stia correndo dalla parte sbagliata.
Infine, la politica ha fatto schifo in tutta la vicenda però io ritengo che la stragrande maggioranza degli italiani avrebbe voluto un esito diverso delle cose. Questo,in fondo, mi consola.
Retrogrado bacchettone
Analizziamo i fatti...
17 anni fà un incidente mette Eluana in una condizione
di coma irreversibile.
Clinicamente morta?
questo noi non possiamo deciderlo...ma in questi 17 anni molti medici e specialisti hanno sempre parlato di morte celebrale, quindi stiamo parlando di un corpo che funziona grazie a riflessi incondizionati.
Io credo che Eluana sia morta 17 anni fà....non l'altro ieri.
Concordo a pieno con Sandro, la politica ha solo usato questo caso mediatico per avvalorarsi il voto dei cattolici.
Credo vivamente che nessuno dei vari berlusca veltroni finocchiaro gasparri ecc ecc ha fatto una seria ed attenta analisi della vicenda ma si sia solo preoccupato dei consensi elettorali.
Personalmente sono rimasto sbalordito dalle dichiarazioni del berlusca....ma come?
l'uomo che vuole importare il modello americano....se ne esce così...un mio amico direbbe..FARLOCCO.
Andrea Balzano
La ricostruzione dei fatti deve essere integrata: non c’è alcuna prova che Eluana abbia espresso la volontà di staccare la spina. C’è il padre che dice di aver raccolto tali dichiarazioni, al contrario altre amiche dicono di non averne mai sentito parlare. Insomma di certezze, poche. Non a caso, anche il disegno di legge del PD prevede l’esistenza di una volontà espressa formalmente dall’individuo. Questo è il nocciolo della discussione, non la libertà di lascarsi morire di fame o di appendersi per il collo. Io giro con un foglietto nel mio portafogli nel quale autorizzo l’espianto dei miei organi in caso di disgrazia, questa mia volontà non potrà essere messa in discussione da nessuno. Ecco perché, secondo me, non c’è stata una battaglia di libertà ma solo d’imposizione ad altri di una propria volontà. Il problema principale è nel catalogare l’evento: si tratta di eutanasia o della scelta di lasciarsi morire (suicidio)? Sappiamo che l’eutanasia è “il porre deliberatamente termine alla vita di un paziente senza speranza di guarigione, al fine di evitargli una lunga agonia”. Bene il caso specifico, non essendo provata la volontà del paziente, è un caso di eutanasia. Pratica, quest’ultima, che a mio modestissimo parere è la negazione della libertà. Credo anche che a poco valga la tesi che vuole il papà, in quanto tutore di un individuo incapace di esprimere la propria volontà, titolato a prendere decisioni in nome e per conto. Questa teoria è sicuramente a prova di Cassazione ma, dal mio punto di vista, molto poco etica e profondamente ingiusta.
Retrogrado Bacchettone e Bigotto
Sono perfettamente d'accordo con il discorso sulla titolarità esclusiva in capo alla persona malata o infortunata del diritto di decidere. Quello che mi sembra autenticamente eversivo in uno Stato di diritto è che si possa pensare di sindacare una sentenza della magistratura passata in giudicato.
Le sentenze si impugnano, se necessario e se non si è d'accordo, ma una volta divenute definitive anche se non ci piacciono hanno forza di legge e vanno rispettate ed applicate, altrimenti la democrazia vacilla: la cassazione ha deciso che la volontà di Eluana è stata correttamente ricostruita e questo è un dato che nessun legislatore in una democrazia può contaddire.
Se invece la politica può cambiare i verdetti dei giudici, allora dobbiamo rivedere alcune certezze e cominciare a parlare di regime, ma fortunatamente il Presidente della Repubblica una volta tanto ha fatto il suo lavoro ed ha difeso i cardini della nostra Costituzione democratica. Approfitto per dirgli grazie.
'A Sandro, stiamo a parlà di etica. E' chiaro che le sentenze non si discutono, ci mancherebbe. Stiamo parlando di etica e di politica, la prima che dovrebbe ispirare la seconda a dare gli strumenti al terzo (Magistratura) per poterla applicare, sempre nel rispetto dei principi etici e di convivenza civile che un popolo si da, attraverso le Leggi e la Costituzione. Mi sembrava solo superfluo doverlo riaffermare. Nel caso specifico, il mio modestissimo parere mi fa temere che la Magistratura abbia preso un abbaglio e consentito un qualcosa che la nostra legislazione, fortunatamente, non ammette: l'eutanasia. Per il resto giù il cappello - sempre - a chi per mestiere o per passione cerca di applicare la Giustizia sulla base dei principi dell'equità ed uguaglianza. Ma anche su questi ultimi temi, ahimè, qualche piccolo dubbio mi viene, ma questa è un'altra storia come direbbe Lucarelli.
quello di prima
Di leggi non ne capisco molto, ma se non sbaglio la cassazione ha accettato la volontà di Eluana in base alla testimonianza di una sola amica che avrebbe sentito Eluana affermare, al capezzale di un amico ridotto in gravi condizioni da un incidente, che se dovesse capitare a lei una cosa del genere preferirebbe la morte. A parte il fatto che si trattava di una dichiarazione fatta da una quindicenne in pieno stato emotivo per le condizioni gravi di un amico, ma se non sbaglio è la prima volta che la cassazione accetta un testamento ( biologico in questo caso )basato su testimonianza. Se le cose stanno così, e lo chiedo a te Sandro in qualità di legale, vuol dire forse che anche i testamenti riguardanti beni potrebbero accettarsi in base ad una testimonianza? Se così non è, la sentenza della magistratura sul caso Eluana, non ti sembra un po’ forzata? Saluti Benny
E' opportuno chiarire che nessun giudice e quindi nessuna sentenza è infallibile e, probabilmente, il caso Eluana presenta profili di criticità sempre in agguato quando si dibatte di ragionamenti indiziari e deduttivi (l'inferire un fatto ignoto da una diversa circostanza nota).
Per essere più esplicito faccio riferimento ad un'altra celebre sentenza, quella relativa alla condanna di Sofri & co. per l'omicidio del commissario Calabresi. Personalmente e come tecnico del diritto ritengo che quella sentenza sia poco corretta sotto molti punti di vista, ma come cittadino italiano ho il dovere istituzionale di rispettarla e di considerare come "verità" quella che indica in Sofri, Bompressi e Pietrostefani gli assassini del povero Calabresi.
Che tale principio di rispetto istituzionale per le decisioni della magistratura possa mancare nelle più alte cariche dello Stato lo ritengo un fatto gravissimo e il tentativo di cambiare con un decreto legge una decisione giudiziaria che non piace al potente di turno, mi apre davanti scenari devastanti.
Eh no, cari amici stavolta non mi trovate d’accordo.
Mi permetto di intervenire dal punto di vista politico.
Troppo facile e superficiale fare di tutt’erba un fascio. Non si può comodamente restare su un balcone e accusare, a destra e a manca in egual misura e col medesimo giudizio, ponendo allo stesso livello i due schieramenti politici maggiori e accusarli, con pari meriti, di sciacallaggio politico.
La politica ha solo usato questo caso mediatico per avvalorarsi il voto dei cattolici. Ma quale politica, o meglio, quale schieramento politico è veramente responsabile di ciò? Non credo, per ovvi motivi, sia responsabile chi è all’opposizione, perche è palese che non ha la possibilità, attualmente, di governare, legiferare e decidere.
In queste situazioni bisogna aver il coraggio e l’obbiettività di distinguere chi ha voluto a tutti i costi marciare, approfittare e speculare sulla drammatica situazione di Eluana e che ha voluto deliberatamente attaccare, umiliare, sminuire e colpevolizzare di omicidio un equilibrato Presidente della Repubblica, da chi, invece, ha sempre invocato, su questi temi etici e in particolare su questa drammatica situazione, il silenzio politico non l’indifferenza della politica, il libero arbitrio, il rispetto delle leggi e l’impegno, da sempre, per l’approvazione in tempi brevissimi dell’indispensabile “testamento Biologico”.
Dobbiamo essere giusti e critici alla stessa maniera, non possiamo cadere in un opportunismo moralistico classico di chi non vuole sottoporsi ad un contraddittorio propositivo o a critiche purtroppo populistiche, che, ahitutti, sono ancora diffusissime nella cultura dei nostri tempi.
Io ho sempre voluto scindere i dettami della mia religione, (sapete che sono più che praticante) dal modo in cui intendo la vita in quanto tale (influenzata anche dai miei studi scientifici), e odio fortemente chi vorrebbe avallare, politicizzare e speculare in termini di consensi sul “fondamentalismo cristiano”, per legiferare forzatamente e tendenzialmente il nostro Stato che, ricordo a tutti, deve essere LIBERO e LAICO.
Dobbiamo essere più obbiettivi e giusti. Porre, in questa vicenda, sullo stesso piano, Gasparri e la Finocchiaro oppure Berlusconi e Veltroni, con tutte le esternazioni pronunciate in questi giorni mi sembra un’ingiustizia che nessuno, che ha seguito bene le vicende degli ultimi giorni, può condividere.
Non entro nel merito della discussione del caso “Eluana” perché, su questi temi etici, ognuno di noi ha il diritto di pensarla come meglio crede e non deve sentire dai Media o dalla Chiesa nessuna morale o linea guida che possa fuorviare e turbare i nostri sentimenti e le nostre volontà. Ecco perché era più che giusto fare SILENZIO su questa vicenda. I 2500 altri casi simili a quello della Englaro, a questo punto, come devono essere valutati e trattati? Immaginatevi cosa hanno pensato e provato i familiari di queste sventurate anime che soffrono chissà che cosa, sentendo il dibattito di questi giorni e che hanno deciso, insieme ai propri malati, cosa fare delle loro vite: credo solo vergogna e compassione di chi ci governa, che senza linea programmatica prima fa sondaggi e poi le leggi ad hoc, che specula sulle vite di persone sfortunate per meri fini elettorali, che accusa come nulla fosse chiunque di omicidio, che prima giudica la costituzione filo-sovietica e poi, come gli è solito, contraddicendosi, la esalta e la protegge.
Approvo le parole di uno scrittore italiano attualmente Senatore del gruppo misto, Claudio Magris che ci dice: ”Gli avvoltoi che di solito si gettano sui morti si sono accaniti su una persona viva ancorché morente; il tragico problema di quando smettere di difendere la vita di un individuo è stato empiamente usato per un disegno di sovversione politica.”
Chi sono gli “Avvoltoi” che volevano legiferare quasi “ad personam”, trasformarsi in salvatori e protettori della vita, ed essere ideatori di un ovvio disegno di sovversione politica, se siamo obbiettivi, sappiamo bene chi sono stati e dobbiamo, come anche voi avete fatto, con decisione criticarli e condannarli.
Con la stessa e solita grande stima e profondissima amicizia
Marco d’Amico
Vorrei sottoporre all'attenzione di Sandro e dei visitatori di questo blog una riflessione.
Mi sono imbattuto su questo sito...
http://laureati.freehostia.com/
Inizialmente credevo si trattasse di una specie di CEPU
poi analizzando meglio mi sono accorto che questi qui...molto probabilmente freganno soldi al povero fesso di turno.
Mi chiedo ...è legale fare un tipo di attività?
Spero vivamente che sia una semplice truffa perchè se così non fosse...mi viene da pensare...uno paga scrive due stronzate e gli danno il titolo da ingengere,medico ecc...e poi...?
Sapendo come vanno i concorsi pubblici oggi....
ci ritroviamo degli asini come capi ufficio...?
Ia classe dirigente del futuro sarà formata prevalentemente da persone che hanno avuto il solo ed unico pregio di essere nati in famiglie facoltose? dove il papà ha comperato il titolo al figlioletto che ,viziato e svogliato non ha avuto "tempo" per sacrificarsi sui libri...
Credo e spero che si tratti del solito sito truffa...kmq mi piacerebbe lanciare questo tema sulla meritocrazia per vedere cosa se ne pensa a riguardo.
Andrea Balzano
quelli dallo strano nick name la "memoria", per la giornata della memoria sulle foibe (10 febbraio), l'hanno persa ... ma tu guarda un pò.
So Mari
Marco, non cadiamo nell’errore che ormai una generazione politica, che speriamo si rinnovi al più presto, commette (e credo volutamente per spingersi ad andare avanti alle nostre spalle) nel rimproverarsi su chi ha sbagliato prima o tamburellandosi le colpe dicendo “ok io ho fatto questo, ma non dimenticare che pure tu…” oppure come ora fai tu nel cercare chi è stato più sciacallo nel caso Eluana o chi cerca la benevolenza della chiesa e di quell’elettorato. Potrei dire che sono passati 17 anni di governi anche di sinistra che per non perdere il consenso dei cattolici non hanno mai legiferato con la reale responsabilità di quanto è oggi accaduto. La politica italiana è tutta da condannare senza salvare nessuno. Come vedi, gli interventi che si sono succeduti , provenienti dall’area liberale di centro destra, hanno condannato fortemente quanto è accaduto ed in particolare io stesso mi sono schifato, in questa occasione, dei mie rappresentanti al governo. Se vogliamo dialogare, lasciamo stare dietrologie e vecchi fantasmi, e da Pianella diamo un vero segnale di maturità per il cambiamento nel vero senso della parola. Stò cercando ormai da sempre nei miei interventi di non discolpare la mia parte politica per gli errori fatti e non ho mai cercato di accomunarli agli stessi errori commessi dall’altra parte, mentre purtroppo spesso, anzi sempre, per mettermi in difficoltà mi si riconduce al fascismo. La dittatura nera (Fascismo) o rossa (Comunismo) che sia, il razzismo nei confronti di qualsiasi popolo (ebrei, zingari, indiani, neri), il terrorismo nero o rosso, sono tutte forme da condannare. Se vogliamo continuare così, fate pure, ma come ho sempre sostenuto, in questo modo non si costruisce.
Con la stessa stima,Benny.
Cari amici, apprezzo molto i toni di tutti gli utenti su un tema delicato come quello del cosidetto fine vita: io sono simpatizzante di Forza Italia da quando avevo 17 anni, e sono attivista da un paio d'anni, sono un cattolico praticante (chi mi conosce sa che per anni ho fatto parte del coro della parrocchia di Cerratina, impegno che purtroppo non posso più portare avanti per motivi di tempo), tuttavia sul caso Eluana non ho condiviso il comportamento del presidente Berlusconi, per vari motivi che cercherò brevemente di esporre:
1)dal punto di vista legislativo, non si può intervenire con un decreto su una sentenza passata in giudicato da poche settimane. Si sarebbe creato un pericoloso precedente, bene ha fatto Napolitano a non firmarlo.
2)dal punto di vista umano, non si può essere manichei, dicendo "chi vuole il decreto è per la vita, chi è contrario è per la morte".
Detto ciò, mi auguro che il parlamento approvi una legge sul testamento biologico molto equilibrata, una legge che si opponga con forza all'accanimento terapeutico ma che ribadisca che, al di là delle convinzioni etico-religiose, lo stato italiano rifiuta l'eutanasia.
Saluti, Lorenzo
Mastella dice : “ Chi pensa che Berlusconi mi candita per sdebitarsi è un farabutto”. Mi prendo il farabutto di Mastella anche se non è solo per sdebitarsi che Berlusconi lo vuole alleato, ma per un conteggio elettorale che gli permetterà di vincere in alcune province dove l’ UDEUR raccoglie ancora consensi. Amici del blog, noi pensiamo al rinnovamento, loro lo predicano, ma la realtà nella politica italiana è ancora quella dei piccoli uomini, dei Mastella e dei Dini i veri farabutti, i trasformisti nati. Mi auguro che gli elettori del centro-destra si facciano sentire negando loro il consenso per questa ennesima presa in giro. Romano.
No. Non mi passa. I giorni di silenzio non sono bastati a rasserenarmi su questa vicenda e più in generale sul futuro della convivenza civile del Paese che abito. L'irresponsabile presidente del consiglio, al governo protempore dell’Italia, ancora una volta ha messo pericolosamente contro, per motivi personali e di puro potere per il potere, italiani e italiani, cibandosi come una jena del corpo e del dramma di Eluana Englaro, su una vicenda che andava trattata con ben altra cautela e umanità e per la quale i cittadini hanno potuto misurare drammaticamente il grave deficit di civiltà, di saldezza e responsabilità della nostra classe dirigente e un livello di serietà talmente basso da non trovare eguali tra i governanti occidentali.
"Gli avvoltoi che di solito si gettano sui morti si sono accaniti su una persona viva ancorché morente; il tragico problema di quando smettere di difendere la vita di un individuo è stato empiamente usato per un disegno di sovversione politica". Claudio Magris, 10 febbraio 2009
"IL ritorno al potere di Silvio Berlusconi è di uno scoppiettante magnate che è visto come un sinistro clown in gran parte dell'Europa" The Financial Times.
... dopo 17 anni e 3 settimane di “coma” Eluana Englaro non è più in “stato vegetativo permanente” nel quale era entrata il giorno del terribile incidente e dal quale “non era mai uscita”. Ha smesso naturalmente di respirare per spegnersi alle 20:00 del 9 febbraio.
"Mi sento vicinissimo a papà Beppino. Quella di Eluana non è più vita, porre termine al suo calvario è atto di misericordia. Alla fine anche Giovanni Paolo II chiese di non insistere con interventi terapeutici inutili".
Monsignor Giuseppe Casale - Arcivescovo emerito, «La Stampa», 5 febbraio 2009
L'eutanasia è altra cosa: è libertà di dare la morte e non come è invece avvenuto libertà di lasciare spegnersi naturalmente chi è ininterrottamente in coma, e ci resta solo perchè supportata con idratazione artificiale e forzata, da quasi un ventennio.
"L'interruzione di procedure mediche sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Le decisioni vanno prese dal paziente o da coloro che ne hanno legalmente il diritto". Catechismo della Chiesa Cattolica, anno 2008 - articolo 2278.
"Si può rinunciare all' utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo". Posizione ufficiale della Chiesa Cattolica sul "fine vita"
Il centrodestra in Parlamento ha dato ancora prova di sé cimentamdosi in uno spettacolo di bieco sciacallaggio gridando "Assassini" rivolto alla capogruppo Anna Finocchiaro e agli esponenti dell'opposizione. Berlusconi del resto aveva detto che "non firmando il decreto, Napolitano si assume la responsabilità della morte di Eluana Englaro".
Beppino Englaro è stato insultato, quotidianamente angariato, fatto oggetto di pressioni violente, di intrusioni costanti e indebite.
"Rivendico il privilegio e l' onore di avere avuto Beppino Englaro come collega per tanti anni durante i quali ho potuto constatare e apprezzare le sue capacità professionali e umane. Nel lontano 2002, Beppino mi permise di visitare Eluana nella Casa di cura di Lecco delle Suore Misericordine e pur comprendendo i motivi della sua missione, ma ritenendola una battaglia perduta, gli dissi che se fosse stata mia figlia l' avrei portata a casa e avrei posto fine a una vita vegetativa indegna di essere vissuta. Beppino ha voluto seguire la via del diritto battendosi in tal modo non soltanto per Eluana ma anche per tutti coloro che si fossero trovati, si trovano e si troveranno nella medesima inumana situazione. Sono lieto di essermi sbagliato e nel chiedergli scusa rendo omaggio al suo coraggio, alla sua determinazione, alla sua sofferenza: sei una pietra miliare nella storia dell' umanità. La mia amicizia, come semplice cittadino, non può influenzare il corso degli eventi, ma nel riconfermargli la mia incondizionata solidarietà, desidero fargli sapere, per quello che può valere, che non ho tradito la fiducia di quell' angosciante incontro". Luciano Carbognani, 7 febbraio 2009 - Lettera al Corriere della Sera
Il papà Beppino aveva scritto a Berlusconi sin dal 2004, come è provato dalle altre istituzioni a cui è giunta contemporaneamente la medesima missiva cointestata. Il premier è riuscito a negare anche questo, dandogli del bugiardo.
Dal giugno del 2006 il centrodestra ha irresponsabilmente bloccato qualunque discussione parlamentare proposta sul testamento biologico, rifiutandosi di intervenire persino per affermare la propria posizione e, in ossequio agli auspici di Camillo Ruini, guardandosi bene dall'entrare anche solo nel merito di una possibile legge sul fine vita.
il Pd ancora l'anno scorso aveva chiesto una legge sul fine vita impegnando il governo, con votazione congiunta, a vararla entro e non oltre il 31/12/2008.
E da ben più di un mese la Cassazione aveva emesso l'ultima di una lunga serie di sentenze della magistratura.
Berlusconi, totalmente disinteressato alla questione, non si è curato di nessuno di queste pur importanti sollecitazioni e ha voltato le spalle a tutti gli atti decisivi che si sono susseguiti nel tempo sull’argomento.
Poi, di colpo, l'ingigantirsi delle potenzialità dell'impatto mediatico, l'improvvisa possibilità di sciacallaggio per il tramite di una ripugnante strumentalizzazione, il varco scorto per aggredire il Presidente della Repubblica e vilipendere la Costituzione trascinando la più alta carica dello Stato in uno scontro istituzionale senza precedenti, hanno prevalso facendolo cinicamente avventare come un avvoltoio sulla preda, determinato a squassare tutto ciò che è ancora squassabile in questo Paese.
In questi giorni “ha osato addentrarsi in dettagli - come dire - fisiologici, che riguardano un corpo inerte e lo strazio quasi ventennale di chi la veglia e la cura. (") In questi giorni siamo di fronte a un doloroso strappo istituzionale e costituzionale, ma forse perfino più doloroso ci sono gli sgarri verbali che il premier si è concesso, blaterando di gravidanze e di "bell'aspetto. Chissà se, di fronte a questo osceno spettacolo, almeno qualcuno dei suoi elettori ha potuto aprire gli occhi. L'illusione è che esista una soglia oltre la quale finalmente la passione politica si fa da parte, e lascia il posto alla valutazione umana. Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta”.
Michele Serra, 7 febbraio 2009
“Berlusconi è il fenomeno politico più pericoloso oggi in Europa. E’ la più temibile minaccia alla democrazia in Europa occidentale dal 1945”. a scriverlo non è uno dei tanti giornali italiani che il premier ascrive all’opposizione, ma uno dei più autorevoli quotidiani inglesi, The Guardian
E comunque è all'orizzonte una legge aberrante, figlia del decreto legge anticostituzionale e perciò non firmato dal Presidente della Repubblica che guarda ad una sola coscienza etica rappresentata da una parte sola degli italiani nemmeno maggioritaria: che vede i suoi promotori usare come una clava la loro libertà di coscienza che nessuno ha mai osato discutere o comprimere o negare per conculcare, annientare e soffocare invece duramente e irrimediabilmente un'altra libertà di coscienza appartenente ad altri milioni di italiani che si vedranno delegittimati e annientati nei loro altrettanto legittimi e importanti valori etici. Per imporre così, ad un intero popolo, la volontà e i voleri del vaticano e la tragica abdicazione di quello che doveva essere uno Stato Laico e Sovrano verso un vero e proprio stato confessionale come non ve ne sono in tutto l'occidente (Il Partito di Dio è una degenerazione fino a ieri ancora molto lontana dalle nostre latitudini).
«Ma ancora non c' è nulla di deciso, vero?», chiede Giovanni Reale. «Il decreto del governo è un errore, si oppone all' idea di libertà su cui è radicato il concetto occidentale dell' uomo. E lo dico da cattolico». «Napolitano ha fatto il suo dovere di Presidente, ha richiamato l' attenzione sulla sostanza della Costituzione. Un uomo saggio. Almeno uno. da profondo credente rivendico la libertà di coscienza dei cattolici sul caso di Eluana. La libertà di coscienza è un preciso dovere morale. Lasciate che la natura faccia il suo corso, non fatemi restare vittima di una tecnologia che costruisce qualcosa di sostitutivo e artificiale rispetto alla natura. È un' affermazione identica a quella che ha fatto Giovanni Paolo II: lasciatemi tornare alla casa del padre». E «Chi più del padre e della madre ama quella ragazza? Mi sembra che nessuno più di loro abbia il diritto di dire che cosa avrebbe voluto fare la figlia, ora che lei non è più in grado di esprimersi». Giovanni Reale - Filosofo cattolico, Corriere della Sera, 7 febbraio 2009.
“Messo all'angolo dalla pressione dei cattolici più integralisti il governo Berlusconi ha scritto ieri un decreto per impedire l'esecuzione della sentenza della Corte d'Appello di Milano: un piccolo colpo di Stato”. El Pais, 6 febbraio 2009
Non poteva mancare, come da triste copione, la truce gasparrata a sporcare il poco ancora da sporcare . Ma stavolta lasciamo parlare chi lo conosce bene " Gasparri è un irresponsabile. Dovrebbe imparare a tacere perchè il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza numericamente più consistente". Gianfranco Fini, Presidente della Camera - 9 febbraio 2009
e poi, ancora, uno degli avvocati berlusconiani delle cause perse ad aggiungere squallore a squallore:
"ELUANA: TAORMINA, LI DENUNCIO PER OMICIDIO PREMEDITATO! Domani il prof. Carlo Taormina, ex magistrato e ex sottosegretario agli Interni, presentera' una querela per omicidio premeditato alla Procura di Roma in merito alla morte di Eluana Englaro. Lo ha annunciato lo stesso avvocato sul sito Pontifex. "Si e' consumato un omicidio vero e proprio", spiega il giurista convinto che "sia stato preso per i fondelli lo stesso Parlamento”. "La mia denuncia - aggiunge - sarebbe stata quella di tentato omicidio, ora sara' diversa, ovvero di omicidio premeditato. E sara' contro il padre della ragazza Beppino Englaro, contro i medici che la hanno assistita ed anche contro il Procuratore della Repubblica di Udine per abuso di ufficio o per i reati che si ravviseranno". "Per il magistrato di Udine, assolutamente inerte, chiedero' - annuncia ancora Taormina - l'intervento della Procura della Repubblica di Milano competente per i reati commessi dal giudici di Udine. Questo barbaro omicidio, attentato contro la vita, deve essere colpito e castigato"
"Il caso Englaro ha messo in luce due caratteristiche dell’Italia di oggi: la perdurante influenza della Chiesa cattolica e l’insofferenza del primo ministro Silvio Berlusconi per lo Stato di diritto". The Economist, 12 febbraio 2009
“Tutto ciò che non è clericalismo è, per certi signori, pregiudizio anticattolico.
La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della Chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi laici in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”. Gaetano Salvemini, 1873 - 1957
"... guardate a cosa siamo arrivati ... a questi irresponsabili che ci governano dobbiamo la presenza di artificieri a dover bonificare la nostra chiesa per il funerale, a loro dobbiamo il fomentare gli istinti più brutti e feroci dell'uomo. e buona parte delle 500 minacce di morte per iscritto e per telefono, partite da tutti questi pii tifosi della vita all'indirizzo di Beppino, al riparo dei loro bravi politici sconsiderati, tanto prevaricatori e irrispettosi". dichiarazione raccolta a Paluzza, il giorno del funerale di Eluana Englaro.
”Ma Quali Cristiani? “Assassini, assassini”, strepitano in Senato l’ex (?) neofascista Maurizio Gasparri e l’ex intellettuale (?) radicale Gaetano Quagliariello. Sono i più feroci urlatori di un folto gruppo di cardinali talebaneggianti, statisti moraleggianti, beghine fanatizzate, parlamentari fiancheggianti, anti-satanisti assatanati, medici sproloquianti e giuristi indaganti.
Se ne sono visti di tutti i colori nella gara a chi la sparasse più grossa contro la pietas di Beppino Englaro (“Beppino Boia!”), ed a chi usasse espressioni più truculente - assassino, nazista - contro chiunque avesse idee diverse dagli ayatollah vaticani. Cristiani? Sarà difficile archiviare la spietatezza, l’intolleranza e la volgarità con cui l’armata sanfedista ha accompagnato il dramma di Eluana.
Massimo Teodori, indipendente di Forza Italia – 13 febbraio 2009 - dichiarazione a "Prima", ripresa da Abruzzo Liberale
"Berlusconi ed il misterioso retromarcia su Napolitano - Né io né il governo abbiamo mai attaccato il capo dello Stato e la Costituzione. Niente di più falso. Con Napolitano ho sempre avuto una cordialità di rapporti, che sono sicuro rimarrà tale». Il presidente del Consiglio questa mattina ha fatto marcia indietro rispetto ai giorni scorsi. Silvio Berlusconi non è nuovo alla smentita di ciò che dice. Tanto che si sono formate nel tempo diverse scuole di pensiero: che prima non si trattenga e poi debba rivedere le sue sbottate; oppure che tutto sia premeditato e tali uscite esagerate servano per intercettare il malumore dell’opinione pubblica, salvo poi dover ricomporsi per mantenere sufficienti rapporti con le altre cariche dello Stato. Mai come questa volta però il premier era arrivato a tanta frizione col Quirinale. E’ il primo tentativo di una serie per delegittimare Napolitano e prenderne alla lunga il posto con o senza una difficile riforma presidenzialista? E’ stato un caso dovuto alle pressioni della Chiesa? E’ stata una reazione spropositata alla sconsiderata frustrazione di non potere avere più potere? Forse tutte queste ragioni insieme. Certo è che prima Silvio Berlusconi, sfruttando il caso di Eluana Englaro, ha criticato ingiustamente l’operato del presidente della Repubblica, poi ha usato tutta la forza che aveva sulla sua maggioranza per smuoverla nella direzione da lui impressa e infine ha definito la Costituzione su cui ha anch’egli ha giurato come filosovietica. Pochi giorni dopo, invece, eccolo cercare la pace col presidente della Camera Fini, che lo aveva contestato guadagnandone in profilo istituzionale, poi incassare il no di Bossi perché mentre si perde tempo in discussioni il paese resta in crisi, e ora negare tutto. Meglio così, ma rimane il dubbio su quale fosse la vera intenzione del presidente del Consiglio. Francesco Rigatelli - Il Sole 24Ore,12 febbraio 2009
“Questa Costituzione è nata dalla guerra di Liberazione. Ed è stata nel dopoguerra una corazza che ha protetto l’Italia da cedimenti autoritari, da ipocrisie populiste e demagogiche, cioè dalle tentazioni in cui il nostro premier spesso cade”. Giorgio Bocca, 13 febbraio 2009
Il cattolico dice, legittimamaente, che la sua vita non gli appartiene. Appartiene a Dio. Per fortuna nessuno potrà mai comprimere e calpestare questo suo privatissimo e intimo concetto su chi è il proprietario della sua vita. Che va rispettato e anche difeso.
Per chi invece non crede o pur credente ha una concezione diversa del “fine vita”, essa rientra in una sfera altrettanto sacra, e intima e privata e da difendere: quella della autodeterminazione, sancita dalla nostra costituzione e difesa da tutte le democrazie avanzate capaci di umana pietas.
Tuttavia, sulla vita di quegli italiani dove nemmeno Dio può arrivare, arriveranno ineffabilmente Berlusconi, Gasparri, e Quagliarello. Decidono loro. Punto.
Una specie di altro nefando lodo. questa volta sulle nostre vite.
E che l’essenza autentica e profonda del Pdl fosse questa sconcertante maniera di governare una nazione e le sue questioni più delicate attraverso la compressione degli altrui diritti e la pratica dell’insulto verso chiunque dissenta, è ribadita con una semplicità agghiacciante:
"I senatori del Pdl, quindi di Fi e di An, si sono riuniti per discutere della vicenda Englaro e «hanno dato piena e totale solidarietà alla linea seguita da Gasparri e Quagliariello». La linea contro il presidente della Repubblica, insomma, difeso da Fini e attaccato dal premier Silvio Berlusconi". Il Sole 24ore, 12 febbraio 2008
E’ così che arriva la pietra tombale sugli improbabili discorsi di qualche misero scudiero residuale che ancora s'affannava a spiegarci di un Partito delle Libertà baluardo liberale e libertario in un paese di pericolosi comunisti. E che certifica il pericoloso ritardo culturale e democratico del nostro sempre meno presentabile premier (lui si estimatore del comunista vero ed ex Kgb Putin e dei suoi metodi da socialismo reale), tutto preso a scampare le patrie galere e a centuplicare i suoi affari, lontanissimo dal profilo di uno statista o dalle figure di quell’america moderna e all’avanguardia che lui stesso continuamente evoca e che rimangono per lui irraggiungibili persino quando riferite a politici vissuti mezzo secolo prima:
“Io credo in un’America dove la separazione di Chiesa e Stato sia assoluta. Dove nessun gruppo religioso cerchi di imporre i suoi voleri direttamente o indirettamente sulla popolazione o sugli atti pubblici dei suoi funzionari”. John Fitzgerald Kennedy, 12 settembre 1960
I cinici e opportunisti “atei devoti” facenti parte di questo governo delle libertà le cui libertà da difendere sono solo e sempre le loro, dovrebbero mandare a memoria queste due righe che parlano alle coscienze dei cittadini oramai da più di cento anni: "Dove lo stato è confessionale e la chiesa è politica, la libertà è impossibile". Giovanni Bovio, filosofo del diritto, 1885.
"… come la nostra inchiesta dimostra, Mr. Berlusconi non è in condizione di guidare il governo di nessun paese, meno che mai una delle più ricche democrazie del mondo. In ogni democrazia che abbia rispetto di sè stessa, sarebbe impensabile che il suo primo ministro sia stato sotto inchiesta - tra le altre cose - per riciclaggio di denaro sporco, complicità in omicidio, legami con la mafia, evasione fiscale e corruzione di politici, giudici e finanzieri.” The Economist
l'Economist, il più prestigioso settimanale britannico, è “la più antica testata del pensiero liberale” al mondo, ed è il 1° magazine a fare capolino nella mazzetta della classe dirigente di tutto il pianeta. Ed è difficilissimo pure per un qualunque insulto di Gasparri scalfirne minimamente l’autorevolezza.
Ed è per questo che ridondano e ancora tanto devono ridondare le parole di Serra nella testa di tutti gli italiani di buona volontà:
“Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta”.
“Non posso credere che essere di SINISTRA oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta”. ( E via con un elenco lunghissimo di parlamentari). La frase di Serra potremmo correggerla anche in questo modo e che gli italiani di buona volontà valutino bene cosa fare. Romano.
Di seguito riporto un'articolo di "MARELIBERO" dove si chiarisce il caso SO.CA.PI. e da cui si capisce come sempre accade, che gli interessi economici dei potenti , sorvolano e sopprimono tutti i diritti dei cittadini, e tutte le belle parole di cambiamento e rinnovamento che ci vengono propinate. Sig. Marinelli non ho assolutamente nulla da obbiettare sul suo operato, ma penso che bisogna fare delle scelte anche a rischio di perdere un cliente, se ciò significa rimanere coerenti con la propria coscenza.
Nelle campagne del Comune di Pianella sta per arrivare un insediamento “insalubre di prima classe”, nella fattispecie un “valorizzatore di residui di origine animale”. In parole povere, un vero e proprio inceneritore per smaltire rifiuti animali. Infatti la società SO.CA.PI. (gruppo di tre aziende operanti nel settore agro-alimentare) ha intenzione di localizzare questo impianto in contrada Nora, un’area agricola di pregio, con coltivazioni tipiche, dove scorre un tratto del fiume Nora. Ha quindi chiesto all’Amministrazione una Variante parziale al PRG vigente per la trasformazione della suddetta area in una nuova zona produttiva (D3).
Il PRG del Comune di Pianella prevede già due zone produttive (D1 e D2) e quattro poli di crescita (Pianella capoluogo, Cerratina, Conoscopane e Colle Florido), che ne sono veri e propri ampliamenti. Ma i lotti a disposizione non sembrano andar bene alla SO.CA.PI. Guarda caso il costo dei terreni agricoli è circa 5€ /mq, mentre il costo in zona produttiva è di ben 30 €/ mq . Poiché si tratta di un insediamento che parte da 30.000 mq fino ad arrivare (in caso di futuri buoni affari) a circa 60.000 mq. la convenienza è presto evidente. La SO.CA.PI ha già acquistato il terreno (60.000 mq) e se anche non arriverà a conclusione dell’iter autorizzativo per realizzare il suo impianto (dovrà sottostare alla V.I.A. e alla V.A.S.), se viene approvata la Variante avrà comunque fatto il suo bell’affare.
Il 29-9-2008 il Consiglio Comunale di Pianella si è pronunciato favorevolmente, in via preliminare, in merito alla richiesta della SO.CA.PI. di Variante parziale al PRG con alcune prescrizioni tra le quali una sostanziale: “che sia precisata la natura degli impianti che saranno realizzati nell’area oggetto di Variante, con precisazione di eventuale previsione di impianti soggetti a V.I.A. ferma restando la tassativa esclusione degli impianti nocivi.” Ma cos’è un impianto “insalubre di prima classe” se non un impianto nocivo?
Un’altra prescrizione riguarda la sistemazione della strada comunale Nora, con adeguamento della sede stradale, dall’incrocio della Provinciale fino all’imbocco con la strada di accesso alla nuova area produttiva (si prevede un traffico di almeno 10 camion da 20 tonnellate al giorno). La SO.CA.PI. non intende adempiere a questa prescrizione in quanto ritiene che la sezione stradale attuale sia più che adeguata (in realtà si ritiene troppo oneroso sistemarla).
Però la ditta s’impegna a “misure compensative”: area verde attorno al “valorizzatore”, percorso vita e spazio pic-nic, giornate di festa e accoglienza e 15 posti di lavoro nella Fase I (realizzazione dell’ “impianto madre”), destinati a residenti del Comune, e altri 25 in una ipotetica fase II (attività di filiera con trasformazione di oli e farine animali) legata alle condizioni di mercato e alle reali possibilità di sviluppo dell’azienda.
Prima dell’approvazione definitiva si sta cercando un “compromesso” sulle prescrizioni.
Se la Variante verrà approvata Pianella avrà un’altra zona industriale; altro territorio che per interessi privati verrà sottratto alla comunità e che arrecherà più danni che vantaggi. Consumo di territorio che si potrebbe evitare se il Quadro di Riferimento Regionale (QRR) e i Piani Territoriali Provinciali (PTP) disciplinassero gli insediamenti dei poli produttivi attrezzati invece di dare indicazioni di massima lasciando poi ai Comuni la libertà di variare i Piani Regolatori per favorire gli interessi di turno; consumo di territorio che la concorrenza tra i Comuni nei confronti degli investitori non fa altro che aumentare, trasformando non solo le nostre città ma anche le colline e le montagne in squallide periferie di megalopoli.
“Caro Sindaco D’Ambrosio e cari Consiglieri tutti….pensateci bene”
Questa l’ultima offerta della SO.CA.PI, dopo aver respinto le poche ma sostanziali prescrizioni messe dall’Amministrazione pianellese, come l’adeguamento della strada comunale Nora. 25.000 euro e un’area verde-pic-nic attrezzata per i “visitatori” dell’impianto di “valorizzazione di residui animali” che, se tutto andrà bene, sarà realizzato nell’area.
Questo è il pezzo di territorio incontaminato e di notevole pregio ( in Provincia è depositato un progetto di Parco Agricolo Biologico che si sarebbe dovuto realizzare in loco) che si sta per regalare ad una società privata attraverso la Variante al PRG che la trasformerà in area industriale..
Mercoledì 18 febbraio alle 18.30 la proposta sarà portata in Consiglio Comunale. Stamattina su Il Messaggero leggiamo la risposta di D’Ambrosio al nostro comunicato stampa: “..ribadiremo il nostro si alla Variante nella seduta consiliare di mercoledì 18. In seguito le associazioni ambientaliste potranno semmai esprimere i loro giudizi…”
La prassi è la solita: PRIMA si approva POI se ne discute con le associazioni e i cittadini.
Invitiamo i cittadini di Pianella e dintorni a partecipare Mercoledì 18 febbraio alle 18.30 al Consiglio Comunale per protestare contro questa incredibile svendita del proprio territorio. Noi ci saremo. marelibero
Ps: per i consiglieri di magg. per favore visto che ci saranno ospiti, comportatevi educatamente, non date il meglio di voi come al solito, rivestite cariche pubbliche ,invece ogni volta si assiste alla caricatura di un consiglio comunale. AAA
...poche idee, ben confuse e per gran parte di ...altri.
Il silenzio era la scelta giusta.
stinkistinki
Un intervento fuori dal Post originale che il buon Marinelli ultimamente ci ha proposto: sui vari quotidiani locali, sul sito "Prima da Noi" ci sono articoli riguardanti l’insediamento industriale della Socapi e di tutti gli sconvolgimenti territoriali, agricoli e ambientali che ne conseguiranno. Senza parlare del grosso problema derivante dalla inopportuna forzatura al PRG, che renderà tossica e sfavorevole la contrattazione e l’insediamento di future aziende nel nostro territorio. Ma l’amministrazione comunale non poteva abbassare i prezzi dei terreni industriali nella zona di Conoscopane (vicino ICO, ex Coca cola) e favorire l’insediamento della Azienda di Pirocco e soci in quel posto dove il PRG prevede quei tipi di insediamenti? I terreni, lì, sono tutti venduti?
Viste le posizioni dei membri della minoranza su quest’argomento, responsabile e motivata quella di Marinelli, disordinata, ma volenterosa, quella di Filippone, poco chiara quella degli altri tre, mi chiedevo, insieme a tantissimi cittadini: visto che su questo blog scrivono anche militanti di An e Ambiente è/e Vita (che sono la stessa cosa), volevo chiedere se i membri di questa associazione ambientalista, a partire dalla Presidente, occupatissima nell'organizzare interessanti eventi ricreativi, gastronomici, culturali, per la primavera e l'estate, se, insieme al loro rappresentante in comune, ovvero l'Ing Colliva (che si conferma sempre poco di destra), hanno intenzione di organizzare qualche doverosa protesta, manifestazione, iniziativa a tutela dell'Ambiente, del territorio, dell’olivicoltura e della Vita della zona/contrada Nora, oppure intendono fare “orecchie da mercante”, andandosi a prendere caffè e a partecipare a cene, come di solito fanno, con la maggioranza e mostrare un’ingiustificata indifferenza sulla Socapi, dato che si qualificano come paladini della vita e del verde, sorvolando su questo delicatissimo argomento che, per l’importanza che ha, vale decine e decine di succulenti sagre?
NP
Visto che si parla di argomenti fuori dal post originale introducendo una critica (ingenerosa) nei confronti di rappresentanti della minoranza in consiglio comunale, anch’ io voglio proporre una riflessione, incidentalmente sul caso Pirocco. Il Capogruppo di minoranza afferma che sul tema, per questioni di conflitto di interessi, non può prendere una posizione ufficiale. Allora, la questione riguarda una variante al PRG che consentirebbe ad un imprenditore di realizzare un insediamento industriale speculando sul valore dei terreni (tralasciando i risvolti non meno importanti di natura ambientale). Il consigliere di turno potrebbe votare favorevolmente alla variante e così entrare realmente in conflitto con gli interessi della collettività, oppure votare contro la stessa e non entrare in nessun conflitto di interessi (se non quello che lega lui stesso all’imprenditore). Bene, io faccio una ulteriore riflessione di tipo induttivo: il capogruppo della minoranza si astiene da prendere posizioni perché sarebbe favorevole alla variante e quindi in conflitto di interessi.
Rianima Pianella
Rispondo, ancora, sulla variante al P.R.G. portata al prossimo Consiglio, in relazione alle sollecitazioni dell'anonimo che si firma AAA.
La mia posizione sulle varianti al PRG in zona agricola è dichiaratamente contraria, espressa in pubblici comizi e scritta sul programma elettorale.
Nel caso specifico, nel 2006 (due anni prima di candidarmi), ho svolto attività di conculenza in merito all'acquisto proprio di quei terreni, come ho documentato in Consiglio comunale, esibendo al relativa fattura.
Pertanto, avendo un interesse professionale, la partecipazione alla seduta consiliare sul punto potrebbe configurare reato di abuso d'ufficio, mentre ogni iniziativa diversa che si ponga contro la società già mia cliente potrebbe configurare una ipotesi di infedele patrocinio, con sanzioni di carattere penale e professionale.
Riguardo al timore di perdere clienti, il fatto di essermi candidato contro D'Ambrosio, allora deputato e segretario regionale uscente del PD, nonchè sindaco e consigliere provinciale in carica, credo dimostri come il sottoscritto abbia a cuore altre priorità rispetto alla eventuale contrazione della clientela, ma questo non lo ritengo un merito particolare essendo un dovere civico.
Quello che invece mi preoccupa seriamente è il tessuto sociale e politico pianellese che va progressivamente desertificandosi, non emergendo, a mio avviso per mere speculazioni elettorali di qualcuno, alcuna valida contrapposizione al deleterio monocolore d'ambrosiano.
Spero che emergano nuove figure più affidabili e capaci di quelle viste all'opera finora, altrimenti si apre un baratro culturale e politico senza ritorno per Pianella
Per NP: Se fosse possibile fare un processo alle intenzioni,lei già starebbe al fresco....
Il buon NP che si dimostra sicuramente non di destra in quanto ignorante ( nel senso che non conosce la destra ),parla in maniera approssimata e strumentale.
Vorrebbe abbassare in modo castrista il valore di terreni privati, ponendosi la domanda retorica
"...sono tutti venduti?" conferma anche la limitatezza del proprio ragionamento.
N.B.: CHI E' DI DESTRA SI FIRMA.
Ing. Alfonso Colliva.
Caro NP, intanto Ambiente e/è Vita organizza manifestazioni culturali e rievocative della tradizione agricola a 360 gradi.
L'argomento SO.CA.PI. ci vede impegnati nelle forme e nelle sedi a noi consone e non in inutili pavoneggiamenti di piazza.
N.B. per un buon scambio di idee ci si firma Simona D'addario
... uhmmm: qualcuno tanto integerrimo e insofferente al pensiero altrui vorrebbe fare il processo alle intenzioni di "NP" ventilandone addirittura il finire "al fresco" per le opinioni manifestate in un commento, e questo in un paese dove l'inventore e beneficiario del Lodo Alfano impedisce se ne possa celebrare persino uno per reati veri. Deve trattarsi sicuramente di un altro autentico "liberale delle sue libertà" come abbiamo imparato a conoscere, sulla nostra pelle, in questi ultimi anni.
Ma lo zuzzurellone è in buona compagnia e così non stupisca la frequenza con cui ci capita di ascoltare teorie e assunti tra i più sorprendenti e rivoluzionari ^_^
Tra le più ardite, una menzione va all'idea fresca fresca che per poter parlare della destra senza sentirsi dare dell'ignorante, si debba essere obbligatoriamente di destra.
Secondo questo bizzarro criterio e volendo applicare la proprietà transitiva, mi viene da ridere mentre provo a tenere il conto delle volte che abbiamo sentito discettare di "sinistra" (e, aggiungo, più che legittimamente) da chi ne sta agli antipodi.
Ma ovviamente, come ci hanno abituato, "l'ignorante" è un epiteto che vale, anche in questo caso, solo per gli altri.
Ma salta agli occhi che il discorso non tiene:
Non è forse dimostrato dai fatti che si può accettare tranquillamente un invito a cena e indulgere ai piaceri della buona tavola senza essere necessariamente dei cuochi?
beh, si può essere pure avvocato dell'affarista ed oppositore della politica degli affari. Essere di sinistra e votare Di Pietro. Sedicente liberale ed arcigno intollerante classista.
pinkidinkiciki..kinki
E ti pareva che non ne approfittava ideuskinki non appena apparsa la parola destra. Solo che lo fa sempre a sproposito. L’anonimo NP non ha affatto parlato di destra o criticato la destra per cui qualcuno è stato insofferente dei suoi pensieri. Ha solo affermato, deducendolo non si capisce da cosa, che Colliva sarebbe sempre più poco di destra. Per cui chi è di sinistra può tranquillamente criticare la destra argomentanto sempre le sue tesi, ma prima di dire a qualcuno che è sempre meno di destra, lo argomenti. Se NP è di destra, stia attento a non contraddirsi con soluzioni castriste che lo porterebbero sì ad essere meno di destra. Un saluto a pinkidinkiciki..kinki. Benny
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