08/01/09

E IO PAGO...


Viene qualcuno a casa tua, con tanto di tesserino del Comune: "Siamo venuti a misurare la casa per conto del Comune", dicono. Tu sei una persona civile e cordiale, li fai entrare, magari gli reggi pure la fettuccia, tua moglie gli prepara il caffè e alla fine ti fanno firmare un foglio dove c'è scritto che la superficie da dichiarare per l'abitazione da te occupata è di metri 100.
Tu guardi il foglio un pò da lontano per leggerlo bene, come Totò nella foto, e fai il tuo dovere di bravo e onesto contribuente pagando per quei 100 metri di casa, come ti hanno detto ( e scritto) di fare.
Dopo qualche anno il Comune attiva il "catasto telematico" ed incorcia i dati con quelli rilevati da quei signori venuti a casa tua e scopre che c'è una differenza e allora cosa fa?
Ti manda a casa un atto di accertamento nel quale ti accusa di avere per anni effettuato una "denuncia infedele" con un aggravio di sanzioni pari al doppio dell'imposta evasa.
Trattasi evidentemente di una situazione nella quale manca totalmente l'elemento soggettivo per applicare la sanzione in capo al contribuente che, come spiegato, ha agito in perfetta buona fede.
Ci sono due articoli di legge che disciplinano proprio tali ipotesi, ma che al Comune di Pianella sembra non interessi applicare, in quanto, a mio avvviso, quegli importi sono destinati ad alimentare la solita cortina di opere clientelari in vista delle imminenti provinciali.
Già il fatto di sentirsi definire evasore quando non si è fatto altro che eseguire le direttive dell'amministrazione e dei suoi incaricati è odioso, ma dover finanziare con un prelievo totalmente illegittimo l'ennesima campagna elettorale, diventa paradossale: chi voterà contro la mozione che abbiamo proposto? Magari venitelo a vedere in diretta al prossimo consiglio, intanto, vi trascrivo la mozione.



Pianella, 05.01.2009


Egregio Sig.
Presidente del Consiglio del
Comune di Pianella
Residenza Municipale

Egregio Presidente,
I sottoscritti Consiglieri comunali Sandro Marinelli, Romeo Aramini ed Antonio Berardinucci, chiedono che la S.V. voglia inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la proposta di deliberazione in ordine alla seguente
MOZIONE:
Premesso che
- Con riferimento all’ attività accertativa posta in essere dal concessionario RIS.CO. s.r.l. con la quale, partendo dal dato telematico catastale, si contesta ai contribuenti pianellesi la “infedele denuncia” in ordine alla superficie di proprietà ai fini dell'applicazione della TARSU, si registra un crescente malcontento sociale;
- Infatti, tale contestazione comporta l'applicazione delle gravose sanzioni per la “denuncia infedele” a far data dal 2003, ma tale procedura appare particolarmente vessatoria e contraria alle norme di riferimento applicabili, laddove le dichiarazioni delle superfici sono state compilate dai cittadini in contraddittorio con i tecnici del precedente concessionario comunale (CERIN), come risulta dalla modulistica in possesso della RIS.CO s.r.l., i quali ultimi hanno materialmente provveduto ad effettuare le misurazioni delle superfici indicando ai contribuenti l’area da dichiarare;
- gli artt. 5 e 6 del D. Lg.vo n. 472 del 18.12.1997, avente ad oggetto: “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”, che si allegano alla presente mozione, prevedono proprio ed in maniera specifica la inapplicabilità delle sanzioni tributarie nei confronti dei comportamenti del contribuente che non rivestano, sotto il profilo soggettivo gli estremi del dolo o della colpa e la non punibilità del medesimo quando l’addebito sia derivante da errore sul fatto o comunque addebitabile a terzi;
- che la prova dell’effettiva buona fede dei contribuenti è già in possesso dell’ente concessionario che ha acquisito le relative schede elaborate dai funzionari inviati dal precedente concessionario comunale;
- che, pertanto, ad oggi, si rivela assolutamente vessatoria ed illegittima la richiesta delle sanzioni per quelle situazioni nelle quali la legge prevede che le stesse non debbano essere applicate, costringendo i cittadini, che non sono nelle condizioni di affrontare un gravoso contenzioso dinanzi alla Commissione Tributaria, a pagare indebitamente gravosi importi al Comune;
- che, inoltre, la perseveranza di tali comportamenti, evidentemente non consoni al dettato normativo, espone l’Ente anche a potenziali innumerevoli contenziosi con i propri cittadini dall’epilogo negativo per l’Ente stesso;
-per ragioni di equità e correttezza appare necessario intervenire presso il concessionario disponendo che, laddove le dichiarazioni risultino frutto di errore sul fatto addebitabile a terzi, in quanto originariamente compilate in contraddittorio con i tecnici della CERIN, si proceda al solo recupero dell'imposta (in buona fede) evasa con l'applicazione dei soli interessi al tasso legale, ciò anche al fine di assicurare una maggiore spontanea adesione dei cittadini.
Tanto premesso il Consiglio Comunale
DELIBERA
Di ritenere, conformemente al combinato disposto degli artt. 5 e 6 del D. Lg.vo n. 472 del 18.12.1997, che nelle ipotesi in cui risulti documentalmente che le dichiarazioni dei contribuenti in ordine alla superficie denunciata ai fini dell’applicazione della TARSU siano state compilate in contraddittorio con i tecnici inviati dall’ex concessionario del Comune di Pianella (CERIN S.r.l.), e gli immobili oggetto di denuncia non abbiano subito nessun incremento della superficie in data successiva a tale accertamento, non siano applicabili le sanzioni per “denuncia infedele”, risultando palese l’errore sul fatto addebitabile a terzi e, comunque, la mancanza dell’elemento soggettivo in capo al dichiarante;
Delega il Dirigente Responsabile del servizio finanziario per la pronta esecuzione della presente delibera mediante adeguate disposizioni da impartire al concessionario Ris.Co. S.r.l., con espressa indicazione di provvedere al rimborso delle sanzioni eventualmente già versate dai contribuenti che si trovavano nelle condizioni di cui alla delibera.



Decreto legislativo 18.12.1997, n. 472
(S.O. n. 4 alla Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1998, n. 5)
Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie, a norma dell'articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662.

Articolo 5 - Colpevolezza

In vigore dal 1 aprile 1998

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RISCOSSIONE - ACCERTAMENTO - IVA - TRIBUTI IN GENERE - SANZIONI - COLPEVOLEZZA
________________________________________
1. Nelle violazioni punite con sanzioni amministrative ciascuno risponde della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa. Le violazioni commesse nell'esercizio dell'attività di consulenza tributaria e comportanti la soluzione di problemi di speciale difficoltà sono punibili solo in caso di dolo o colpa grave.
2. Nei casi indicati nell'articolo 11, comma 1, se la violazione non è commessa con dolo o colpa grave, la sanzione, determinata anche in esito all'applicazione delle previsioni degli articoli 7, comma 3, e 12, non può essere eseguita nei confronti dell'autore, che non ne abbia tratto diretto vantaggio, in somma eccedente lire cento milioni, salvo quanto disposto dagli articoli 16, comma 3, e 17, comma 2, e salva, per l'intero, la responsabilità prevista a carico della persona fisica, della societa`, dell'associazione o dell'ente indicati nel medesimo articolo 11, comma 1. L'importo puo` essere adeguato ai sensi dell'articolo 2, comma 4.
3. La colpa e` grave quando l'imperizia o la negligenza del comportamento sono indiscutibili e non e` possibile dubitare ragionevolmente del significato e della portata della norma violata e, di conseguenza, risulta evidente la macroscopica inosservanza di elementari obblighi tributari. Non si considera determinato da colpa grave l'inadempimento occasionale ad obblighi di versamento del tributo.
4. E' dolosa la violazione attuata con l'intento di pregiudicare la determinazione dell'imponibile o dell'imposta ovvero diretta ad ostacolare l'attivita` amministrativa di accertamento. (1)

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(1) Il presente articolo è stato così sostituito dall'art. 2, D.Lgs. 05.06.1998, n. 203 (G.U. 01.07.1998, n. 151).

Articolo 6 - Cause di non punibilità

In vigore dal 20 marzo 2001

Modificato dall'art. 7, D.Lgs. 26.01.2001, n. 32


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RISCOSSIONE - ACCERTAMENTO - IVA - TRIBUTI IN GENERE - SANZIONI - CAUSE DI NON PUNIBILITA`
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1. Se la violazione e` conseguenza di errore sul fatto, l'agente non e` responsabile quando l'errore non e` determinato da colpa.[Le riIevazioni eseguite nel rispetto della continuita` dei valori di bilancio e secondo corretti criteri contabili e le valutazioni eseguite secondo corretti criteri di stima non danno luogo a violazioni punibili. In ogni caso, non si considerano colpose le violazioni conseguenti a valutazioni estimative, ancorche` relative alle operazioni disciplinate dal decreto legislativo8 ottobre 1997, n. 358, se differiscono da quelle accertate in misura non eccedente il cinque per cento. (1)
2. Non è punibile l'autore della violazione quando essa e` determinata da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione delle disposizioni alle quali si riferiscono, nonché da indeterminatezza delle richieste di informazioni o dei modelli per la dichiarazione e per il pagamento.
3. Il contribuente, il sostituto e il responsabile d'imposta non sono punibili quando dimostrano che il pagamento del tributo non e` stato eseguito per fatto denunciato all'autorità giudiziaria e addebitabile esclusivamente a terzi.
4. L'ignoranza della legge tributaria non rileva se non si tratta di ignoranza inevitabile.
5. Non è punibile chi ha commesso il fatto per forza maggiore.
5 bis. Non sono inoltre punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio all'esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell'imposta e sul versamento del tributo. (2)
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(1) L'ultimo periodo del presente comma è stato aggiunto dall' art. 2, D.Lgs. 05.06.1998, n. 203 (G.U. 01.07.1998, n. 151).
(2) Il presente comma è stato aggiunto dall'art. 7 D.lgs 26.01.2001, n. 32 (G.U. 05.03.2001, n. 53)

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Voglio suggerire ai contribuenti del centro storico di fare molta attenzione ai metri quadrati che vengono contestati. La RI.SCO. da un confronto col catasto si limita a ridurre del 20% la superficie catastale dell’immobile per ottenere i metri quadri da tassare. Questo può essere valido per le nuove costruzioni, ma nel centro storico, dove le murature raggiungono e superano anche il metro di spessore, la riduzione più corretta sarebbe del 30 % circa. Comunque prima di pagare è meglio richiedere la misurazione della superficie utile. Chiedo a Sandro, ai consiglieri di minoranza ed ai visitatori del blog di divulgare questo particolare. Benny

Anonimo ha detto...

faccio una domanda io come tanti ho pagato....perchè in comune mi hanno detto che fare ricorso non serviva a nulla...ho perso i soldi?
Se la mozione verrà accettata...(cosa che dubito fortemente) che succede?
Altra domanda...come mai siete in 3 e non in 5 ?
Filippone e Colliva fanno gruppo a sè?
Oppure non credono nella mozione?

Un elettore perplesso dalla coalalizione
(ma fiducioso nel capogruppo)

Sandro Marinelli ha detto...

Grazie per la fiducia che spero di riuscire a meritare anche in seguito. Se la mozione passa cosi' com'e' il rimborso per chi ha pagato ci sara', ma sono d'accordo sulla difficolta' che pezzi della maggioranza votino a favore, anche se il voto contrario sarebbe difficile da spiegare agli elettori. Il gruppo di opposizione risente di un dibattito interno sul futuro delle scelte politiche a Pianella che, in attesa di ulteriori chiarimenti, vede i tre firmatari fermi su posizioni di unitaria visione degli scenari futuri (provinciali - comunali ecc.), mentre Colliva e Filippone non intendono evidentemente legarsi a questo tipo di progetto, ma non so con certezza quale sia il loro perche' non me lo hanno detto. Ciao

Anonimo ha detto...

“di unitaria visione degli scenari futuri (provinciali - comunali ecc.)” … non capisco. Alle regionali avete scelto candidati diversi (qualcuno anche più d’uno) e adesso avete scenari unitari! Unitari con chi, scusatemi. In provincia il PDL dovrà orientarsi su un candidato e senza Colliva … unitari con chi … con Pace, Mimmo e Remo? Come al solito, qualcuno continua a giocare.
Supplico attraverso il blog Colliva, ed anche Filippone “d’a ricapars” e lanciare un vero nuovo progetto di centro destra coinvolgendo uomini di buona volontà ed associazioni, puntando alle provinciali ed alla candidatura a Sindaco alle prossime comunali. Io ci sto!
Menelik

Anonimo ha detto...

UNITARIA VISIONE POLITICA. Sul piano regionale la realtà non vi ha visti uniti: Berardinucci ha fatto votare Teodoro, Filippone ha fatto votare Sulpizio, Aramini ha fatto votare Di Biase, Colliva ha fatto votare Castiglione ed infine Marinelli ha deciso l’ultimo giorno di far votare Pagano. Ora dopo le regionali ci si dice che solo in tre hanno già condiviso un progetto futuro per le provinciali e le comunali. Sono gli stessi che avevano condiviso il progetto sovracomunale regionale ed abbiamo visto come è andata a finire. Prima di dichiarare che Colliva e Filippone non intendono legarsi ad un nuovo progetto, bisognerebbe conoscere, se c’è, il progetto. Altrimenti si ricomincia col piede sbagliato e di Menelik che ragionano ed hanno una visione chiara della politica paesana ce ne sono tanti. Colliva e Filippone non hanno esternato, se c’è, il loro progetto, ma non si conosce nemmeno quello dei tre firmatari della mozione. Se, come dice Marinelli, c’è un dibattito interno alla minoranza sarà meglio aspettarne la conclusione. Per cui limitiamoci per il momento a vedere se la mozione sarà condivisa in consiglio comunale anche dagli altri due. Da parte mia penso che si tratti di un ottimo lavoro che sicuramente metterà in difficoltà la maggioranza al momento di votarla. Benny.

Anonimo ha detto...

.... rinasce pianella ??? .....
... opposizione ?? ...
politica unitaria ..... ????
ma andate a cagare !!!

Anonimo ha detto...

16 Gennaio 1969 -16 Gennaio 2009
Jan Palach, 40 anni dopo.
Un gesto estremo da ricordare.
Palach riteneva impensabile vivere senza democrazia al punto da sacrificare la propria vita per la libertà del suo popolo. Si diede fuoco in Piazza per protestare contro l’invasione da parte delle truppe sovietiche. Un segnale di libertà e di speranza anche per questo terzo millennio. Romano

Anonimo ha detto...

Personalmente credo che il male della società stia nei soggetti che commentano e quindi, hanno un approccio alle vicende della politica come l'anonimo del penultimo intervento...imparasse il tipo ad avere rispetto per la libertà d'opignone, perchè sono proprio i primi poi che si lamentano e sanno solo criticare.
Il bene più prezioso per l'umanità e proprio la libertà...quante persone oggi vorrebbero avere quella libertà che il tipo in questione non sà apprezzare..facendo interventi piazzisti di basso livello e non sapendo che in passato le dittature militari e comuniste non permettevano nemmeno l'1% di discussione.Nella vita ci si confronta e si deve essere capaci ed intelligenti nel saper cambiare anche posizione.
Andrea

Sandro Marinelli ha detto...

Singolare la cronologia degli ultimi tre interventi, nei quali si alterna il devastante ricordo di un "oppositore", che pur di rivendicare le libertà del suo popolo non ha esitato a darsi fuoco in pubblico, al qualunquismo privo di argomentazioni che, tuttavia, è più diffuso di quanto si pensi nella nostra società e Pianella non ne è certo immune: si rassegni Andrea.
Tuttavia, sono stato seriamente tentato di dare ragione all'anonimo denigratore, quando mi è capitato, come in questi giorni, di leggere sul giornale le parole (leggermente rivisitate) con le quali l'otto luglio avevo ferocemente attaccato in consiglio Comunale D'Ambrosio ed il sistema PD (ne ho parlato qualche post fa): "Stiamo pagando duramente il peso di una gestione politica ‘illuministica’, ma sostanzialmente autocratica, che ha evitato a suo tempo ogni serio approfondimento critico sulla ‘questione morale’ aperta dalle vicende di Montesilvano, che ha poi ‘tartufescamente’ taciuto sull’altra vicenda che ha travolto la giunta regionale Del Turco e il suo presidente...".
Quando ho letto che il virgolettato era attribuito a Giorgio D'Ambrosio (leggi ufficio-stampa) ho pensato che davvero abbiamo superato ogni limite: vuol dire che ai malati di cancro, consiglieremo di fumare il sigaro, a chi soffre di cirrosi epatica un Glen Grant ed al PD (che evidentemente ha deciso di voler sparire) che si affidi alle "abili" mani di D'Ambrosio: come dare totalmente torto all'anonimo?

Anonimo ha detto...

Immolarsi in Italia (specie a Pianella)sarebbe sicuramente inutile.
Agnello

Anonimo ha detto...

Dopo la sconcertante offesa di "ectoplasma" di governativa memoria rivoltagli da Berlusconi alla vigilia delle scorse Politiche, e la sua improvvisa e inaspettata capitolazione (nonostante le roboanti dichiarazioni di resistenza e autonomia durate meno di 15 giorni) a favore dell'avversato partito unico (Pdl), ho imparato ad apprezzare Gianfranco Fini nel suo nuovo e alto ruolo istituzionale.

Da Presidente della Camera dei Deputati, a differenza di certi suoi alleati di partito, riesce a dare quotidiano lustro alla terza carica dello Stato cercando, per quanto è possibile, di tenere al riparo le nostre Istituzioni, insieme al Presidente della Repubblica, dall'aggressione sistematica del piduismo fattosi governo, dai suoi incredibili metodi e dai suoi mefitici "lodi" (Fini ha dichiarato non usufruirà, dovesse mai verificarsene l'occasione, del famigerato "Lodo Alfano" che mette surrettiziamente al di sopra dei rigori della legge, le prime 3 cariche dello Stato e, guardacaso, la prima del governo, persino per reati antecedenti all'elezione e anche quando commessi per atti non afferenti il proprio mandato).

Il Presidente della Camera, come da suo preciso mandato, ha pure il merito di onorare appieno la nostra Costituzione antifascista, deludendo con costanza i tanti fascisti, vecchi e nuovi e come abbiamo potuto vedere pure su questo blog persino alcuni militanti del suo stesso partito che, a differenza del loro Presidente, hanno continuato a vedere negli atti di Fiuggi, in nome di una non meglio precisata "coerenza" repubblichina, una mera convention in una località termale più che una radicale svolta culturale e politica che, come Fini ha spiegato più volte, è di totale cesura col "FASCISMO considerato come IL MALE ASSOLUTO".

In questi giorni, il nostro Presidente della Camera, ha elaborato una proposta che riguarda la predicazione islamica che, secondo lui, andrebbe recitata rigorosamente in lingua italiana.
Non sto qui a dilungarmi sulle perplessità che generarano in me tali compressioni degli altrui diritti in un paese civile come il nostro (gli ebrei pregano, all'interno delle loro sinagoghe giustamenente e liberamente in ebraico, i cristiani, fino a pochi anni fa, addirittura in latino e Ratzinger sta ripristinando la lingua nobile anche per la santa messa).

Fini è consapevole che non sempre i desiderata dei suoi concittadini, anche quando assolutamente legittimi, trovano il dovuto ascolto e perciò non deve aversene a male se, pur dibattuta e sviscerata accuratamente data l'autorevolezza della fonte dalla quale proviene, la sua proposta non dovesse trovare una pratica e reale attuazione.

Proprio guardando tra le sue fila, il Nostro deve sapere che, appunto, riguardo la possibilità (e anzi, l'obbligo) si esterni correttamente in" lingua italiana", alcuni di noi chiedono invano da anni si possa pretendere lo stesso pure da aennini tipo Mario Landolfi e, rimanendo in ambito regionale, dal più modesto collega Castiglione.

Sarebbe auspicabile perciò s'impegnasse, concretamente e preventivamente, anche in casa propria.

Di contro, con molta meno autorevolezza e ascendenza, ci corre l'obbligo di promettere il medesimo impegno, verso la particolarissima lingua di Tonino Di Pietro. Ma, vista l'impresa titanica, senza poterne purtroppo garantire i risultati.

Anonimo ha detto...

Non tutti sono in grado di fare satira. Questo è il motivo per il quale se una cosa viene detta da qualcuno, ci si ride sopra se detta da altri, diventa offensiva. In questo blog ne trovo dimostrazione e conferma. Tra le peggiori negatività della società civile del nostro tempo ci sono senz’altro l’odio e l’intolleranza. Parlo di oggi, del quotidiano politico e sociale, delle relazioni umane che si sviluppano tra i blogger, al bar, al consiglio comunale, a scuola, al lavoro. Io non nutro odio nei confronti di chi rappresenta idee diverse dalle mie, nemmeno nei confronti di chi legge fatti storici in maniera diversa dalla mia. Guardo i fatti di oggi, di come ci si relaziona nei confronti di chi è diverso da me. Se qualcuno pensa di dover basare il proprio giudizio sul prossimo in forza dell’analisi storica dei fatti, bene allora parliamo dell’impero romano, della rivoluzione francese, discutiamo pure sulla prima guerra mondiale, delle brigate rosse e della lotta armata. Io credo che le affermazioni di Fini sul fascismo siano state solo inutili, almeno agli occhi di chi privilegia la sostanza dei comportamenti alle misere e strili parole. Io ritengo che sia troppo semplice analizzare randomicamente la politica: questa cosa l’ha fatta bene, l’altra un po’ meno, su questo è meglio che stia zitto, ecc. ecc. A volte è necessario sposare una causa, scegliere il versante della montagna e cominciare la scalata, prendendo il bello ed il brutto del percorso. Sarebbe troppo semplice prendere il facile dei due versanti … Qualche decennio fa era facile scegliere tra Don Sturzo e Togliatti, si trattava di scegliere tra due sistemi e, dei due sistemi si prendeva il buono ed il meno buono. Quante volte abbiamo assistito in Italia a battaglie feroci contro o quel provvedimento per vederlo poi confermato dalla nuova maggioranza? La legge Biagi ne è l’esempio lampante, la legge sul conflitto di interessi, ecc. Temo, che anche il lodo Alfano seguirà la stessa sorte e quando si tratterà di difendere la propria poltrona, ognuno giocherà tutte le carte a disposizione, quelle regolari ed anche quelle truccate ... (vedi il sindaco di Pescara).
Tornando al discorso iniziale l’odio e l’intolleranza in politica, così come nel vivere civile, vanno combattuti, con buona pace del blogger precedente, i nostri politici, nel bene e nel male, rappresentano uno spaccato della nostra società civile. Quest’ultima composta da “illuminati” come il blogger di prima, cialtroni, evasori fiscali, lavoratori, artigiani, imprenditori, avvocati, medici, analfabeti, letterati, ecc. Non tutti hanno avuto le stesse possibilità, qualcuno ha frequentato il liceo, altri sono andati a lavorare in tenera età, qualcuno è onesto, altri meno. Il sistema che vuole la rappresentanza politica diversa dalla società che li elegge si chiama “dittatura” o, nella migliore delle ipotesi “oligarchia”. Al contrario di tanti altri, sono felice di essere rappresentato da chi, seppur con problemi di congiuntivo, ha alle spalle una vita di lavoro, una storia familiare, dei sacrifici. Penso a quanto sarebbe triste dover scegliere solo tra i professorini che spesso abitano la TV nei vari dibattiti, il più delle volte imboscati in strutture pubbliche, nelle mangiatoie parasindacali, ecc.
Il nostro popolo è maturo per la democrazia. Vorrei avere la macchina del tempo e far intervenire su questo blog il mio povero papà che, con italiano di sicuro molto approssimativo, avrebbe potuto dare a tutti noi una bella, fresca e giovanile lezione di democrazia …
Frank Zappa

Anonimo ha detto...

Mi hanno insegnato che la retorica è la cosa più facile di questo mondo.

E l'odio e l'intolleranza io li vedo proprio in chi reagisce male quando qualcuno glie le suona per bene facendoci pure sorridere di incoerenze grosse come una casa. Non è un caso che a reagire molto male ad una sana presa in giro vediamo è sempre chi ama stare col dito puntato verso gli altri pretendendo di educarli e di insegnargli a vivere e persino a morire.
Mi fa pensare alla durezza della cattiva politica sul caso Englaro e a tante forme di calpestamento dei diritti degli altri, a quelli degli omosessuali a quelli di chi professa religioni diverse dalla nostra, al linguaggio violento dei vertici del governo, a chi ci sbeffeggiava quando rifiutavamo di stare con Bush e con la guerra alle misteriose armi di distruzione di massa e i "pacifici tolleranti" al governo del mio paese e i loro sostenitori che oggi ci spiegano sul blog chi è tollerante e chi no volevano impedirci di tenere alle finestre perfino le bandiere della pace.

Parlando invece della lingua che è il motivo per cui volevo intervenire io vengo da una famiglia umile e numerosa e a parte che i sacrifici li facciamo tutti quando parlo lo faccio in lingua italiana addirittura senza rivestire cariche politiche o pubbliche e mi sforzo lo facciano anche i miei figli. Mio nonno contadino tutta la vita come mio papà e padre di 6 figli, ripassava la grammatica su un vecchio libretto consumato prima di tutti i giorni significativi che per lui erano andare al mercato il venerdì' e la domenica prima della messa perchè diceva che le cose importanti si fanno "con rispetto parlando".

Castiglione è un borghese come altri per sua fortuna, è di Pescara, è laureato, mio marito dice è alla quarta legislatura siamo nel 2009 e purtroppo passano gli anni e quando compare alla tv e parla non si capisce un tubo di quello che dice e pure se qua c'è qualcuno di bocca buona che per ragioni di appartenenza se lo fa stare bene a me dispiace e non si può pensare questa cosa debba stare bene a tutti. Sforzati che diamine. rappresenti una regione e con un ruolo importante e in vista.

Chi ha sottolineato queste cose scherzandoci su e strappandoci qualche risata in famiglia ci ha stuzzicato più di una riflessione (domani mia figlia ne vuole parlare col suo insegnante d'italiano) anche se lo so che purtroppo si parla di un disagio vero e serio che ci racconta una classe dirigente anche nel semplice rivolgersi ai cittadini poco rispettosa e non sempre adeguata ai ruoli che riveste.
A proposito di sacrifici e di vita dura oggi scopriamo dai qui presenti nuovi custodi della tolleranza che questo non sarebbe compatibile con la lingua del paese nel quale si è nati si è cresciuti, si vive e si lavora. Nemmeno quando si è da anni affermati professionisti e si rivestono cariche pubbliche di rilievo.

la cosa fa riflettere e mi rattrista ancora di più perchè questi che pensano di infinocchiarci con questi discorsi sono gli stessi elettori, gli stessi esponenti di partiti che la lingua italiana però la pretendono in fretta e senza tante scuse anche per chi sbarca a Lampedusa da un barcone insieme a decine di altri disperati. Che di scuse per una vita sacrificata e perciò incompatibile con una lingua che non è nemmeno la loro ne avrebbero da vendere.

Non so quello degli altri di che lezioni di democrazia sarebbe capace ma ci fosse qua mio padre sono sicura che più che una lezione mi darebbe un bello scapaccione a sentire quello che pretendiamo dagli altri e dalla povera gente senza farlo prima doverosamente in casa nostra o chiederlo ai nostri pasciuti politici, anche se della nostra parrocchia.
Sui meriti di Fini sono d'accordo. Qualcuno del suo partito è più in linea con la Santanchè e ancora non lo sa.

Una Mamma

Anonimo ha detto...

Leggo..sento parlare della Risco...dell'Ecologica?..ma vi chiedete cosa c'è..ci sono ditero questi apparati?..queste società?..La Risco..capo indiscusso il Segretario..secondo la moglie assunta a tempo pieno..gli altri tutti accodati al gruppo..la ragioneria che prende il 2% dell'incasso ogni anno dall'ICI e dalla TARSU,,una marea di euro..assunzioni fatti per apartenenza al gruppo politico PD..
Ecologica peggio ancora..gente assunta in modo clientelare..che lavorano due ore al giorno e vengono pagati per 6..persone buttate in ogni angolo del paese senza fare nulla..basta anche fare un giro nei cimiteri..parchi..cosa fanno?..NULLA...ma vengono pagati da tutti NOI..le tasse che paghiamo servono a questo..a stipendiare coloro che non servono.a stipendiare il clientelismo che a Pianella non è mai cessato...